Pseudo Harem: adattamento animato in 12 episodi dell'omonimo manga realizzato da Nomad. 
Il manga fu un discreto successo sfortunatamente spentosi con un finale insoddisfacente: storia d'amore studentesca tra membri del Drama Club, lei portentosa attrice un anno più giovane, lui stagehand un anno più vecchio; è un racconto che segue lo stile contemporaneo, i due si mettono insieme e la storia prosegue con lui all'università. 
La particolarità, da cui il titolo, è che per scherzo e gioco, lei interpreta vari stereotipi femminili giapponesi (tsundere, kuudere, etc) per divertirlo e 'sedurlo'. 
Non c'è azione: i due parlano, a volte parlano passeggiando. 
L'animazione è penosa, offensiva; è uno degli anime più al risparmio che abbia mai guardato, specialmente considerando la completa assenza di scene elaborate; il character design a volte ricorda il manga, altre volte si deforma disgustosamente diventando generico e non riconoscibile. 
Insopportabile. 
...però è carino. 
L'adattamento è molto fedele, anche se molti capitoli sono saltati, tranne per il finale: scelta perfetta. 
Il finale del manga era stato estremamente deludente, quello dell'anime, pur mantenendo tutte le scene originali, aggiunge e rimpolpa il finale rendendolo semplicemente migliore. 
SPOILER SPOILER SPOILER 
I due si sposano.