Colonyside (Id, 2020): mi era rimasto indietro. Terzo e ultimo... no, perché scopro adesso che a settembre di quest'anno ne uscirà un quarto. 
Avrebbe dovuto essere l'ultimo libro della trilogia d'esordio di Michael Mammay, ma l'autore ha evidentemente deciso di tornare al suo personaggio. Cosa che, in un certo qual modo, spoilera il finale di questo romanzo: il nostro attempato super colonnello non più nei militari, investigatore alcolista e brillante rompicoglioni sopravvive anche a questa avventura. 
Non c'è molto da aggiungere e, sono già quasi sicuro, non penso prenderò il prossimo libro; Colonyside non è male, anzi è probabilmente il migliore dei 3 o, almeno, perfettamente pari a Planetside: il problema di questo romanzo è essere uguale a quello prima, a sua volta uguale al primo. 
Protagonista ritirato ma arriva uno e gli fa un'offerta irrifiutabile, lui va da qualche parte e l'indagine iniziale si rivela essere molto più complessa, poi viene rapito, poi vince. 
E' un romanzo divertente ma è estremamente formulaico e ripetitivo. 
Military scifi con un po' di investigazione, istituzioni civili e militari in conflitto, megacorporazioni malvage, burocrati incompetenti e/o malvagi, qualche soldato cool. 
In questo terzo libro c'è una straordinaria botta di originalità e il nostro eroe si trova a combattere contro l'ennesima, milionesima incarnazione malvagia di un tech guru alla Jobs. 
Nonostante tutto, però, resta un'avvincente e veloce lettura adatta a trascorrere qualche ora spensierata. 
SPOILER SPOILER SPOILER
Alla fine della storia, il protagonista viene di nuovo arrestato per aver ammazzato di nuovo un sacco di alieni.