The Sword of Kaigen - A Theonite War Story (Id, 2018): tecnicamente è il terzo libro nella serie "Theonite" di M.L. Wang, ma è un prequel stand-alone che può essere letto indipendentemente dagli altri (c'è qualche riferimento, ma niente di narrativamente rilevante). 
NOTA: ci sarebbe stato anche un quarto libro, ma la serie è stata 'discontinued' prima della sua pubblicazione. 
E' il libro più famoso e di maggiore successo dell'autrice. 
Mi domando sinceramente come abbia fatto a restarmi ignoto per quasi 5 anni.
E' right up my alley, ma non so esattamente da che parte cominciare a descriverlo: sono 600 pagine di uno strano romanzo che alterna tra due generi con stili molto differenti, in un setting complesso e un po' scemo ma molto divertente. 
Confesso che stavo quasi per non finirlo, perché le prime 200 pagine sono una lunghissima, estenuante introduzione. 
Il libro ha due protagonisti: ci sono un giovane di 14 anni e sua madre di 34; i due protagonisti vivono la stessa storia ma in due modi così diversi tra loro da farli sembrare due libri diversi, giustapposti: il nostro giovane protagonista è decisamente Young Adult e potrebbe essere l'eroe di un qualsiasi battle shonen; la nostra protagonista è, invece, decisamente più orientata verso una storia romance e di empowerment, ma assolutamente matura e adulta. 
In un mondo che non è il nostro ma è tecnologicamente simile, se non vagamente più avanzato (ci sono smart phone, satelliti per le telecomunicazioni e cose del genere), esiste una piccola regione che è l'equivalente del Giappone tradizionale: in questa regione vivono pescatori, fabbri armaioli e una casta di pseudo-samurai considerati i più grandi guerrieri del mondo, che più o meno rifiutano la tecnologia e si mantengono fedeli alle proprie origini marziali classiche. 
Misaki è la madre: ha studiato all'estero ed era una giovane brillante e indipendente in una società dove donne e uomini sono alla pari (circa), ma è stata costretta a sposare il più forte di tutti i guerrieri dello pseudo-Giappone dove le donne sono considerate proprietà e devono stare in casa a badare la casa e fare figli, zitte e mute; Mamoru è il figlio maggiore, gigantesco potenziale di combattimento e perfettamente indottrinato alle nozioni di sacrificio e onore: un giorno scopre che tutte le cose che gli adulti raccontano sono più o meno cazzate. C'è solo una persona in cui può confidare, l'unica a sapere come sia veramente la vita fuori dalla bolla senza tempo della sua società: sua madre. 
Il giorno dopo vengono attaccati da una soverchiante forza nemica. 
Ho trovato brillante, nella sua semplicità, l'idea di applicare un gender bending al classico contemporaneo della coppia di protagonisti padre-figlia alla Witcher, trasformarla in madre-figlio: è una cazzata a pensarci, ma sono dinamiche nuove e completamente diverse, una trovata originale e inaspettata. 
A proposito di 'bending': Sword of Kaigen è praticamente il romanzo di Avatar the Last Airbender, o Korra.
Ci sono, letteralmente, delle citazioni dirette come la proibita tecnica del blood bending. 
I nostri protagonisti sono water e icebenders, gli invasori sono airbender. 
Lascatemi chiamare 'eccezionale' il modo in cui sono rappresentate e raccontate le molte scene di combattimento, il modo in cui i 'poteri elementali' traggono diretta ispirazione dagli elementi di riferimento: c'è il guerriero freddo come il ghiaccio, quello impetuoso come un tsunami, quello che è fluido come l'acqua di un fiume, e via dicendo; le mosse rispecchiano questo approccio molto naturalistico alla 'magia' elementale applicata al combattimento marziale. Il risultato è fenomenale. 
Il setting è così giapponese da aver meritato il classico glossario d'appendice. 
Ci sono flashback di Misaki giovane che forniscono un po' ulteriore world building. 
Il romanzo è troppo lungo, specialmente la prima parte, e la scrittura vira incontrollabilmente tra idee/immagini squisitamente descritte a pipponi femministi superficiali/sconclusionati. 
Me lo sono goduto, ma ci sono centinaia di pagine di troppo; ciò detto, è il romanzo più anime americano mi sia mai capitato di leggere. Lo intendo un complimento.
SPOILER SPOILER SPOILER
Mettiamola così: duecento pagine di introduzione, duecento di combattimento che finiscono con la morte di Mamoru (anche Misaki combatte), duecento pagine di romance con Misaki e il marito (padre di Mamoru) che si sono odiati per 15 anni e improvvisamente scoprono di amarsi.