Bullet Train: è l'ultimo esponente in questo nuovo genere di action brillante/black commedia che è un po' il trademark di Ryan Reynolds.
E' tratto da un romanzo giapponese: esiste la traduzione, lo comprerò a breve.
E' prodotto da Fuqua; diretto da David Leitch, quello di John Wick, Deadpool 2, Hobbs & Shaw ed esattamente ciò di cui stavo parlando all'inizio. 
La storia è un classico: un gruppo di quirky assassini si trova intrappolato in uno spazio circoscritto, in questo caso uno shinkansen, e ne resterà soltanto uno.
Nel mezzo c'è tutta una storia di Yakuza, ma essenzialmente i personaggi vanno su e giù per il treno, si incontrano, non riconoscono, riconoscono, ingannano e scontrano, alleano e tradiscono.
Brad Pitt è il nostro protagonista più protagonista, il film è un ensemble ma lui si becca più tempo a schermo degli altri: è certamente la sua interpretazione più 'alla Ryan Reynolds', ma sarebbe riduttivo e offensivo chiamarla un'imitazione. 
E' già qualche anno che Pitt ha iniziato a proporre più frequentemente questa sua versione autoironica, ancora un bellissimo uomo, ma certamente non più nel suo prime e disposto a riderne e far ridere: continua a fare drammi e film più seri, tipo Ad Astra, ma se guardiamo la sua cinematografia dal 2017 a oggi... War Machine, Deadpool 2 (cameo), Once Upon a Time in Hollywood, The Lost City e Bullet Train. 
Sono tutti film dove interpreta questo tipo di personaggi, significative variazioni tra quelli dove è protagonista e quelli dove è la buffa guest-star, ma generalmente accomunabili. 
Ora, mentre il film è certamente un ensemble, il casting è stato fatto seguendo alcune chiare direttive: Pitt è indubitabilmente l'attore più famoso e di molte lunghezze, tutti gli attori a lui affiancati sono, però, molto riconoscibili. Alcuni giovani promettenti come Joey King e Aaron Taylor-Johnson; alcuni volti estremamente riconoscibili (perché etnici, esotici o apparsi in qualcosa di cult) come Bryan Tyree Henry, Hiroyuki Sanada, Michael Shannon, Bad Bunny (secondo film per lui, esordio in F9: tutto torna), Zazie Beets (anche lei Deadpool!). 
Ci sono anche le immancabili guest-star: Masi Oka, Sandra Bullock e un altro a sorpresa che davvero chiude il giro di tutto il discorso che stiamo facendo.
Pitt è la star e il resto del cast non lo deve mettere in ombra, ma è una star che illumina i suoi compagni e li esalta senza sovrastarli. 
Ah, ecco a cosa sto pensando: a George Clooney in Ocean's Eleven.
Pitt è giocoso allo stesso modo, ma sembra ancora un po' più attaccato al suo status di lead.
Tutto ciò detto: il film è spassosissimo, i dialoghi sono brillanti, le caratterizzazioni dei personaggi sono stupide abbastanza senza essere esagerate, ci sono molti colpi di scena e la regia è significativamente presente. Non è uno di quei film dove si punta la camera sugli attori e finisce lì: c'è editing e c'è apporto visivo. 
Fattori che mi rendono ancora più curioso nei riguardi del libro.
Il finale è ottimo e ci sarebbe solo gioia se la produzione decidesse di farne una serie.
SPOILER SPOILER SPOILER
C'è Ryan Reynolds