Irina - The Vampire Cosmonaut (Tsuki to Raika to Nosuferatu): il titolo originale tradotto come "La Luna, Laika (nel senso del cane) e Nosferatu (nel senso di un vampiro)".
Adattamento animato in 12 episodi dell'omonima serie di light novel, 7 volumi e conclusa.
Ho google-tradotto la trama dei volumi, direi che l'anime ne adatti i primi 2.
La serie avrebbe potuto chiamarsi: "Irina la Vampire Tsundere".
Il titolo suggerisce molto della storia: anni '60 alternativi, USA alternativa e URSS alternativa lottano per arrivare primi nello spazio. Space Race alternativa.
I russi hanno già mandato la povera Laika nello spazio, ma hanno nascosto la sua morte; vogliono mandare un uomo nello spazio, essere i primi, ma sanno che nascondere quella morte risulterebbe più difficile, quindi decidono il seguente piano: mandare nello spazio un vampiro, razza inferiore considerata alla stregua di bestie, e usarlo come esperimento per un successivo, più sicuro, lancio umano.
E' un setting davvero insolito e molto intrigante.
Non ci sono veri villain nella serie: gli elementi di pericolo antagonistici ai protagonisti sono il razzismo e le molte ombre di un regime autoritario.
Irina è il vampiro in questione, Lev era un candidato cosmonauta demoted per aver colpito un superiore: Lev viene assegnato all'addestramento di Irina.
I due si innamorano. Irina è una tsundere di altissimo livello.
C'è un problema, un non-problema a dire il vero, di sensibilità: è un non-problema, per me, perché questo è un anime con uno target di pubblico specifico che utilizza il setting come gimmick per differenziarsi da mille altri prodotti simili, immaginarlo qualcosa di diverso è un problema dello spettatore; allo stesso tempo, però, specialmente in paragone con recenti cartoni animati americani, è impossibile non riscontrare l'esuberante superficialità di una storia che imposta temi di razzismo e autoritarismo, ma concentra i suoi protagonisti sull'arrossire per un complimento sfuggito di bocca o uno sguardo rubato.
La storia va di qua e di là e non soddisfa: non è una storia d'amore abbastanza romantica, nonostante alcune ottime scene, non è una storia sociale abbastanza convincente, nonostante un bel messaggio di speranza e amicizia tra i popoli.
Studio d'animazione quasi esordiente, prima volta per me, Arvo Animation: qualità più alta della media, ma non è una serie d'azione, character design e dettagli molto ben realizzati ed espressivi, ma Irina e gli altri personaggi femminili molto più delle controparti maschili; il setting russo-like è comprensibile al punto giusto.
Gli anni '60 della Space Race non sono così diversi dagli anni della Guerra Fredda, sono molto diversi dalle decadi successive: mi chiedo quanto di questo setting sia apprezzabile da un giovane spettatore.
Nessun nome di rilievo coinvolto nella produzione; segnalo l'autore originale nel ruolo dello sceneggiatore, Keisuke Makino, e Ali Project per l'opening.
NOTA: Ali Project è tra i miei favoriti dai tempi di Grand Guignol.
Irina è stato uno dei pochi anime meritevoli di questa stagione molto triste e scarsa per qualità.
Aggiungo un'ultima cosa: Irina è un'ottima tsundere e un personaggio molto carismatico, recitato ottimamente dalla bravissima Megumi Hayashibara, ma la star dello show è Anya, raramente un personaggio comico femminile è stato così esilarante.
Non ci sono notizie di possibili seguiti, la vicenda viene chiusa con una certa completezza.
SPOILER SPOILER SPOILER
Irina va nello spazio e torna sana e salva, Lev va nello spazio e torna sano e salvo; a questo punto viene ordinato di uccidere Irina, ma Lev utilizza il suo potere di eroe del popolo per salvarla e rendere pubblica la sua esistenza, con l'aiuto dietro le quinte di membri buoni del governo che vogliono trasformare la Russia in una paese per bene. Epilogo/titoli di coda con istantanee delle 2 super potenze nel futuro, lavorare insieme per andare ancora più in là nello spazio, vengono anche mostrati personaggi dai volumi successivi.
Niente baci. C'è un abbraccio e una specie di hand holding. La trama dei libri successivi suggerisce uno sviluppo romantico ufficiale solo all'altezza della fine.
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