Sweet Girl: Brian Andrew Mendoza è un produttore. Ha prodotto film e serie tv, ok? Tutte con Jason Momoa.
Sono amici? Parenti?
Sweet Girl è il suo esordio da regista... protagonista Jason Momoa. Per Netflix.
Il film è una merda. No, peggio: è un abominio e, a dirla tutta, è colpa degli sceneggiatori ma il regista è il capo, quindi la diamo a lui.
Momoa è un perfetto padre di famiglia con figlia e moglie. Felici da Mulino Bianco.
La moglie ha il cancro.
Big Pharma ha una cura per il cancro ma costa un sacco di soldi. Momoa si vende tutto e ancora non può permettersela. La moglie muore. Momoa giura vendetta.
Ho saltato qualche cosa, ma non è importante.
Dove cominciare? Produrre, soprattutto distribuire, oggi un film come questo è immorale. Amorale? Immorale.
Approfittare del clima storico per buttarla sullo scontro tra Big Pharma e un onesto hard-worker americano è deplorevole, riprovevole.
Passando al resto: la storia è un colabrodo, la caratterizzazione dei personaggi è insensata.
Il personaggio di Momoa, in particolar modo, è completamente a cazzo: lavora? Non sembra lavorare, però si allena e combatte mma. Pare sia uno super onesto ma, per qualche motivo, sa rubare una macchina.
Non voglio parlare di questo cesso più di tanto, passiamo al colpo di scena.
Nel film c'è un colpo di scena: è il colpo di scena più fake, mal scritto e ingiustificato mai visto.
Non è solo ingiustificato, non è logicamente costruito (sembra meno peggio così).
Intendo dire: la sceneggiatura non lo costruisce in alcun modo, ci sono alcuni dialoghi che non hanno senso fino a dopo il colpo di scena, ma ci sono molti altri dialoghi che lo contraddicono completamente. Ci sono dialoghi che negano interamente il colpo di scena, rendendolo senza senso.
Il film è una mediocre schifezza, ma ragionandoci sopra è una merda infame.
Ah: Momoa non è un bravo attore.
SPOILER SPOILER SPOILER
Momoa è morto e la figlia ha avuto un crollo mentale. Tutte le scene con Momoa e la figlia sono in realtà solo con la figlia e la sua psicosi che ha creato una finta personalità del padre per difendersi.
Ok? E' una stronzata ma ce ne sono state di peggiori.
Il problema è il seguente: la polizia che le dà la caccia lo sa benissimo che il padre è morto e lei è pazza. Nei dialoghi e nelle scene, però, la polizia e gli altri personaggi parlano di lei usando pronomi maschili e parlandone come se fosse Momoa. La sceneggiatura è piena di errori in questo senso: alcuni dialoghi sono scritti in modo così palesemente forzato da tradire il colpo di scena con minuti di anticipo, ma tutti i dialoghi prima sono semplicemente falsi e sbagliati.
Ciò detto.
Vogliamo parlare della scena dove un delinquente squilibrato si introduce in un palazzo governativo americano superando le misure di sicurezza inesistenti, seminando il panico e minacciando di morte un senatore?
Posta un commento