Rock Manning Goes for Broke (Id, 2018): succede davvero. Ne avevo sentito parlare... nel senso di: "ho letto persone su internet raccontare di queste cose", ma non ci credevo veramente.
Succede davvero.
In attesa dell'uscita del suo prossimo romanzo a un certo punto l'anno prossimo, ho deciso di acquistare la novella del 2018 di Charlie Jane Anders.
Su Amazon.
La novella è pubblicata da Subterranean Press.
Casomai non lo conosceste, è un piccolo editore specializzato in speculative fiction che, da diverso (X) tempo, si è accaparrato una sottospecie di micro-mercato ancora più specializzato: speculative fiction in edizioni limitate da collezione.
E' una storia troppo lunga da raccontare, ma la sintesi è la seguente: nel 2010 avevo puntato e desideravo fortissimamente l'edizione Subterranean Press dell'allora imminente The Lifecycle of the Software Objects di Ted Chiang. Mi limiterò a dire che, per colpa di mia moglie, non sono riuscito ad averla.
Tornando a noi.
"Succede davvero": ho comprato Rock Manning su Amazon e mi è arrivato uno dei libri in tiratura limitata (autografata numero 1107).
...la dice lunga, penso, soprattutto sullo scarso successo di questo libro.
Parzialmente pubblicato su riviste specializzate, Rock Manning Goes for Broke è la storia di un aspirante attore/stuntman comico a mezza via tra Jackass e Buster Keaton. Comincia a fare film slapstick su una specie di youtube, ha successo, continua a farli, mette insieme una crew e diventa una celebrity underground.
Nel mentre la civiltà occidentale collassa.
La Anders non è completamente esplicita ma è abbastanza chiaro identificare il contesto: a partire dal nemico cinese, passando per neo squadrismo supportato dalle istituzioni, finendo con il rapporto alterato con i mezzi d'informazione.
Il setting americano di una società alle porte della fine del mondo è quello trumpiano.
La novella è uno strumento espressivo che stiamo vedendo sempre più di frequente: capolavori come This is how you lose the time war, nuove forme di pubblicazione praticamente periodica come il Murderbot di Martha Wells, esercizi formali come il già citato Ted Chiang, pseudo-manifesti come Rock Manning.
E' un panorama variegato, frequentemente insoddisfacente.
Si legge in mezz'ora, non vale il suo costo, è smart ma schiavo del suo gimmick.
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