Human Lost: forte della fama acquisita con la sua stretta collaborazione con Netflix, Polygon Pictures si è sentita di poter realizzare un lungometraggio animato originale slegato da quella partnership. 
'Originale': la storia è ispirata da No Longer Human (Lo Squalificato in italiano, titolo che ha un suo significato sensato e ripreso anche dal film) di Osamu Dazai. Il film ne segue (molto) vagamente la struttura, specialmente nella divisione in capitoli; il film ne cita anche alcuni passaggi famosi e vorrebbe offrire la stessa riflessione sulla natura dell'essere umano e il suo rapporto con la morte. 
Cool. 
'Originale': per modo di dire. Human Lost è un film d'animazione cyberpunk privo di qualsiasi aspetto originale: è un mistone di Ghost in the Shell, Akira, Karas, Psycho Pass e Fire Punch.
Not cool.
Non c'è un fotogramma del film che abbia personalità o carattere: l'elicottero della polizia che segue i criminali utilizzando la realtà virtuale? Ghost in the Shell. Le moto? Akira. La trasformazione finale del protagonista? Karas. La trasformazione iniziale del protagonista? Fire Punch. Tutto l'impianto della società e in generale l'impostazione dei villain? Psycho Pass.
Tutto ciò che ho scritto finora, qui sopra, è stato pensato prima di andare a controllare lo staff coinvolto nel film: la sceneggiatura è di Tow Ubukata, già sceneggiatore di Psycho Pass e di Ghost in the Shell Arise.
Immagino quelli di Polygon contattare Ubukata e chiedergli di fare una ubukata delle sue. 
La regia è del co-regista di Afro Samurai.
Storia: futuro cyberpunk. La società è interamente gestita e controllata dal sistema sanitario nazionale. 
Tutti i cittadini sono immortali, impiantati con nanomacchine controllate a distanza dalla società centrale che impediscono la morte e guariscono da ogni ferita. 
Continuano a esistere, però, tutte le solite divisioni economiche di classe: c'è un Inside e un Outside. 
Dentro vivono i ricchi e sani, fuori i poveri e sani. 
Molte persone sono un po' stufe di non morire e sentono di aver perso la propria umanità.
...fin qui va ancora bene. 
Sul finale la storia diventa una scena senza senso dopo l'altra: Human Lost è l'ennesimo esempio di lungometraggio animato giapponese dove gli autori si credono Autori e invece sono capre che avrebbero dovuto puntare molto, ma molto più in basso ed essere onesti con le proprie capacità intellettuali e artistiche.
Quando, per qualche motivo, un umano si scollega dalla rete sanitaria diventa un mostro. 
Ci sono 3 super umani capaci di controllare, combattere e percepire i mostri. 
Ognuno di questi 3 umani ha una particolare visione del futuro conflittuale: cercano di influenzarsi gli uni con gli altri per ottenere la maggioranza e realizzare il proprio.
Un terrorista che vuole distruggere tutto e resettare la razza umana, una poliziotta che crede che questa sia la migliore delle società possibili, e uno sfigato che ha il potere di realizzare la visione di uno o dell'altra, ma è il solito pushover di merda che rovina tutto.
Sullo sfondo ci sono anche i soliti vecchi bastardi giapponesi che controllano lo stato con l'unico scopo di preservare le proprie vite e potere a discapito di tutti gli altri. 
L'animazione di Polygon continua a risultarmi repellente, ma non si può dire sia un brutto film da guardare, aldilà del non avere idee proprie: le scene di esplosioni e fuoco sono particolarmente ben fatte.
Tutto sommato è una merda ma si guarda.