The Last Days of American Crime: è una vecchia storia. Un film così brutto che tutti lo guardano ed è un successo.
Probabilmente non è andata esattamente così, ma è sempre difficile valutare quale (e quanto) sia il ritorno positivo di una distribuzione Netflix.
Qualche tempo fa, poco, Netflix ha introdotto la 'classifica dei film e telefilm più visti': questo è stato primo in classifica per un po', ed è rimasto in classifica per un altro po'.
Il fatto di leggerlo salutato come uno dei film più brutti della storia, anche per me, era più motivo d'attrazione che di deterrenza: abbiamo però aspettato a guardarlo perché preoccupati dalla smisurata lunghezza.
Centocinquanta (150) minuti, due ore e mezza.
Mi piacerebbe dire di aver impiegato 3 sedute per guardarlo, ma ne sono in realtà bastate 2.
Mia moglie non si è addormentata, ma il film è davvero brutto.
La sceneggiatura è... a questo punto, quando critico una sceneggiatura, solitamente direi 'insensata' e ne accuserei le lacune logiche, la pessima caratterizzazione dei personaggi, le pessime scene, etc etc.
La sceneggiatura non è soltanto insensata, è contro senso.
La storia stabilisce alcuni punti fermi, poi se ne frega qua e là senza spiegazioni.
...
Tratto da un fumetto Radical scritto da Remender.
NOTA: il mio fumetto preferito di Remender? Considerando che non leggo fumetti da molto: Fear Agent.
La regia del film è firmata da Olivier Megaton: un regista famoso per dirigere brutti seguiti di bei film (diretti da altri). Transporter 3, Taken 2 e 3.
La storia: futuro prossimo venturo, il governo super fascista degli Stati Uniti ha realizzato una nuova tecnologia per il controllo mentale di massa (immaginate un setting alla V for Vendetta).
Un 'segnale' capace di stroncare sul nascere qualsiasi istinto criminale.
Il film comincia una settimana prima della messa in onda del segnale.
Gli americani sono così divisi: ci sono quelli che protestano davanti alle sedi del governo e di cui non frega un cazzo a nessuno; ci sono quelli che cercano di scappare in Canada e che vengono sparati a vista; ci sono quelli che si danno il crimine finché possibile.
Le città sono tutte in preda all'anarchia, la polizia latita, il governo se ne frega: tutti aspettano il segnale e nel frattempo liberi tutti.
Entra in scena Bricke.
Immaginate Ocean's Eleven George Clooney, ma senza il carisma, sporco e con la faccia di un tale Edgar Ramirez.
Nel film ci sono anche Michael Pitt e Sharlto Copley.
Non so nel fumetto, ma nel film il ruolo di Copley è assolutamente avulso da qualsiasi partecipazione narrativa alla storia: è totalmente inutile e slegato.
Ramirez, Pitt e una femme fatale qualsiasi organizzano l'ultimo grande crimine americano, la più grande rapina della storia e bla bla.
Il film fa tutto a metà: è tutto superficiale, tutto solo accennato, privo di valore. Scritto male. Interpretato peggio.
...e lunghissimo.
SPOILER SPOILER SPOILER
Alla fine muoiono tutti tranne la donna.