Mecha Samurai Empire (Id, 2018): non-seguito di United States of Japan. Ambientato nello stesso mondo, ma con personaggi completamente diversi e senza una diretta continuazione narrativa, pur essendo i fatti centrali di questo secondo libro successivi di 6 anni a quelli del primo.
La storia di Mecha Samurai Empire comincia nel 1994.
Giovani studenti sognano di diventare piloti di mecha.
Il protagonista si chiama Makoto; un personaggio secondario, ma importante, si chiama Noriko. Citazioni anime ovvie ma simpatiche.
Mi sono riletto quanto scrissi a proposito di United States of Japan (nel frattempo è uscito anche un terzo libro): mi era piaciuto molto. All'inizio.
Ripensandoci... quasi non lo ricordo.
E' uno di quei libri che ti lasciano una bella sensazione, ma nessuna memoria importante.
Divertente non in modo scemo, ma inconsistente.
Qui è più o meno lo stesso discorso.
C'è però una netta differenza di tono complessivo, quasi di genere: il primo libro era un seguito non ufficiale di The Man on the High Castle di Dick, e riprendeva forma e luoghi narrativi delle grandi distopie classiche degli anni '60 e '70.
Anche questo libro è un seguito di Dick, ma questo è un libro di Gundam.
È molto anime.
Nel primo libro, per dire, c'erano due combattimenti tra mecha e il resto era spionaggio e thriller; in questo libro, i combattimenti tra mecha sono continui: combattimenti che vedono per protagonisti degli studenti che vanno a scuola e, a un certo punto, fanno anche un torneo tra mecha per decidere il più forte.
Ci sono altri elementi, ma ne parlerò dopo lo spoiler wall: Mecha Samurai Empire è una storia di Gundam ed è particolarmente buffo veder traslare in senso inverso Zeon e i Nazisti.
Ah sì: mentre nel primo libro si parlava di americani in lotta per l'indipendenza dal Giappone, qui si parla di rapporti sempre più incrinati tra gli ex-alleati Tedeschi e Giapponesi.
In modo molto videoludico da rts, i due schieramenti contrapposti possiedono tecnologie molto diverse: i giapponesi hanno mecha classici di chiara impronta real robot, decisamente dei Gundam; mentre i tedeschi usano una biotecnologia che la butta sul genere di Evangelion.
E' divertente.
Peter Tieryas ha scritto il romanzo più anime di sempre, molto più anime di qualsiasi light novel tratta da un anime!
Prima o poi comprerò anche il terzo.
Ah2: il finale è un po' una merda. Aperto tanto da farmi pensare che il libro successivo ne sia un seguito diretto, ho controllato e non è così: finale aperto inutile.
SPOILER SPOILER SPOILER
Il nostro protagonista è innamorato della bella tedesca che è, praticamente, la classica erede di Zeon, nonché una pilota di biomecha che, nel finale, diserta per aiutarlo a combattere.
E' Gundam.