In/Spectre (Kyokō Suiri): diverso dal solito e uno dei miei preferiti della stagione (stagione ricca questo Inverno 2020). Il manga è uno dei miei preferiti da quando l'ho scoperto.
Andiamo con ordine perché è particolare: In/Spectre (titolo senza senso, lo so), aka Kyokou Suiri nasce in forma di romanzo nel 2011. Non una serie, ma un singolo thriller sovrannaturale.
Nel 2015, inaspettatamente, Kodansha decide di trasformarlo in un manga: il manga inizia adattando la storia del romanzo, proseguendo poi con altre storie originali. Il manga ha successo, si comincia a parlare di un adattamento animato.
Nel 2018, l'autore originale e Kodansha pubblicano una raccolta di racconti; l'anno successivo ristampano il romanzo del 2011 e lo trasformano in una serie: attualmente è uscito già un secondo (in realtà terzo perché la numerazione considera anche la raccolta) volume.
Secondo un utente di reddit le storie originali del manga e quelle dei nuovi romanzi sono sviluppate 'in parallelo', quindi dovrebbero essere sostanzialmente le stesse.
La serie animata è prodotta Brain's Base: 12 episodi che adattano la storia del romanzo originale (volumi 1-6 del manga) più qualche cosetta minore dal manga. Rispetto alla versione del manga, la storia principale e queste 'cosette' sono riarrangiate cronologicamente: il manga procede in modo non esattamente lineare, storie consecutive non sono necessariamente anche cronologicamente consecutive (la seconda storia è un flashback). L'anime ha scelto di presentare il tutto in modo più semplice.
Il manga, inoltre, è molto particolare e i capitoli durano un incredibile numero di pagine: parliamo di 70-80 tavole fitte di testo. Non è una storia d'azione, anche se ce n'è: è più simile a una storia di detective, dove il detective è un genio e passa il suo tempo ad analizzare, indagare e poi spiegare i perché e percome.
...vi dicevo che è insolita. Bisogna aver tempo per leggere il manga ed essere concentrati.
L'anime adatta questo aspetto in modo inaspettatamente fedele: sono 12 episodi, le scene d'azione sono limitatissime, e il resto è dialoghi ed esposizione.
Funziona meglio nel manga, in forma di anime non è certo il più avvincente o vivace.
Due protagonisti principali: sono una coppia in una relazione stabile ma non è la consueta relazione degli anime. Lei è la "Dea della Saggezza", non una vera divinità ma un titolo onorifico: una ragazza umana, rapita dagli Yokai all'età di 11 anni. Le hanno rubato un occhio e una gamba, in cambio della capacità di vedere e interagire con ogni cosa sovrannaturale e fungere da arbitro e risolutore di conflitti e problemi tra Yokai vari, e soprattutto tra Yokai e umani. Lui è figlio di una famiglia dove per secoli hanno inseguito il segreto dell'immortalità, riassumo: è immortale e può limitatamente prevedere il futuro (circa, è un po' diverso ma non farò spoiler).
Lui è qualche anno più vecchio di lei: quando si incontrano, lui è al primo anno di università e lei sta finendo la scuola; quando si mettono insieme lei è all'indomani del primo anno di università e lui è un senior. Ci sono 4-5 anni di differenza, ma è le età sono poco importanti visto che, come detto prima, le storie vanno avanti e indietro nel tempo.
Lei è un genio. Lui non può morire alla maniera di Yakumo Fuji, e in effetti ci sono delle similitudini con 3x3 Eyes.
Il rapporto tra i due è, apparentemente, quello standard dove lei è pazza di lui, lui non è interessato... ma è in realtà molto diverso: lui non è interessato non perché interessato a ogni altra donna o perché ingenuo/incapace. Lui è non interessato perché i suoi poteri l'hanno reso insensibile e apatico.
Non apatico come una Rei Ayanami, anche se in un certo qual modo il suo personaggio fa proprie caratteristiche spesso associate a quel genere di stereotipi femminili dell'animazione giapponese: scherza, è capace di dimostrazioni d'affetto e cura, ma è generalmente poco emotivo e poco interessato alla fisicità.
Lei, viceversa, è una giovane donna di eccellente famiglia, un genio come i migliori brillanti detective (per dirla alla ID: Invaded), ma è anche una specie di ninfomane, volgare e sempre pronta al doppio senso sessuale (anche esplicito) e costantemente frustrata dal disinteresse mostrato da lui.
La relazione è tenuta sul vago, come obbligatoriamente per mantenersi nei target di pubblico, ma il sesso tra i due (per quanto raro) è assodato.
Il personaggio di lei è ottimo. Ottimo e il miglior personaggio femminile della stagione.
La serie non ha avuto molto successo, quindi non ha avuto molta esposizione, ma è un prodotto adulto e meritevole, di alta qualità narrativa sfortunatamente abbinata a bassa qualità dell'animazione.
Interessante, profonda, personaggi caratterizzati in modo originale, ottimi dialoghi e interazioni.
Lo sceneggiatore è Noboru Takagi, che ha al suo attivo alcune produzioni molto famose che non ho mai guardato come Baccano e Durarara, ma, soprattutto, è l'autore dei recenti Galactic Heroes e di Golden Kamuy.
Non penso sia necessario aggiungere altro.
La storia della stagione vede i nostri eroi combattere contro uno spettro omicida creato dalle credenze degli sciocchi su internet. Introduce anche quello che è, circa, il villain ricorrente delle storyline principali. Il Moriarty della situazione per intenderci.
C'è più che abbastanza materiale da realizzarne una seconda stagione, o degli OAV o un film, ma nulla è stato annunciato.