First Love: potrei un domani scoprire di essermi sbagliato, ma credo che questo sia il primo film non adattamento di qualcosa, realizzato da Miike Takashi da un casino di tempo. Ricorda molto Pulp Fiction.
Una mini guerra tra Yakuza e Triade finisce per coinvolgere un giovane pugile e una povera ragazza tossicodipendente, venduta in prostituzione dal padre bastardo.
Sono sempre convinto che Miike realizzi tutti quei film di merda adattamenti di qualcosa per finanziare i suoi progetti più personali, ma a giudicare dal ridicolo budget produttivo di First Love... non deve essere affatto così.
E' un film abbastanza breve, poco superiore all'ora e mezza. Ci sono una quantità eccessiva di personaggi e comincia molto lento. Non è particolarmente brillante o interessante nella sceneggiatura. I dialoghi non sono memorabili. I personaggi sono abbastanza standard nel contesto tanto del regista, quanto in generale del cinema giapponese.
Ho letto delle recensioni online e mi sono stupito per quanto sia sottolineata la quantità di violenza contenuta in questo film. Chi cazzo scrive queste recensioni? Queste recensioni sono scritte da persone che non hanno visto i VERI film di Miike, quelli di anni fa. Il livello di violenza in First Love è estremamente contenuto, molto poco grafico e decisamente pudico.
...sì, ci sono un paio di teste che rotolano ma... ricordate Ichi?
A mio avviso, First Love è uno yakuza eiga senza particolari meriti o difetti: si mantiene nello standard del genere, salvo qualche piccola concessione estetica per dare almeno un'impressione di carattere. Le teste di cui prima, un brevissimo segmento animato.
Sono, tuttavia, rimasto particolarmente colpito dall'elegante finale: ci sono più meriti narrativi negli ultimi 5 minuti del film che in tutto il precedente. E' un bel finale con un ottimo epilogo.
E' un piccolo film di Miike, ma è, nonostante l'assenza dei tipici eccessi dell'autore, uno dei suoi migliori degli ultimi anni.