infodump: Komi Can't Communicate ch. 500, ovvero il capitolo epilogo/extra contenuto nell'ultimo volume (insieme a qualche altro omake minore). Sono poche pagine, ma significative: un date tra Komi e Tadano, ora studenti universitari, che finisce con Komi che vuole, letteralmente, del cazzo e non accetterà una risposta negativa o timida da Tadano. Ci sarebbe stato meglio un capitolo matrimonio? Può essere, ma questo è più in linea con thirsty Komi degli ultimi storyarc. Nota a margine: Oda ha più o meno dichiarato un temporaneo ritiro dall'attività artistica per dedicarsi alla famiglia. 
Ho mollato un paio di anime, in realtà l'ho fatto una quantità di tempo fa ma qui ne prendo atto: l'adattamento animato di The Duke of Death and His Black Maid non mi è particolarmente piaciuto fin dalle prime stagioni, anche il manga aveva delle parti morti, ma in animazione sono peggiori; la stagione 4 di Fairies Album ha raggiunto il punto di non ritorno per me, eccessivamente ripetitivo e nessun significativo sviluppo nella trama; Scott Pilgrim Takes Off, ovvero l'adattamento/remake animato del celeberrimo personaggio di O'Malley realizzato da Netflix e Science Saru, con il colpo di scena di essere essenzialmente dedicato a Ramona e non al personaggio titolare: è divertente, è meta, ha dello spessore narrativo, ma non ho mai apprezzato Scott Pilgrim, anche quando non c'è. Bloody Escape è il lungometraggio animato seguito di Estab Life, è simpatico ma insufficiente. 
The Flash del 2023 è l'ultimo film Warner-DC prima di James Gunn e, grazie al casino con il suo attore protagonista, e l'essere stato un flop, la goccia che ha distrutto la prima versione dell'universo cinematografico DC contemporaneo. E' uno dei migliori che hanno fatto, ma non abbastanza. 
In the Lost Lands è un incomprensibile (la sua esistenza è incomprensibile) film di Anderson, naturalmente con Milla, inspiegabilmente con Bautista, di streghe e cacciatori in un mondo post apocalittico realizzato a basso budget con pessima cg. Novocaine: commedia d'azione con Jack-figlio-di-Dennis nel ruolo di un funzionario di medio livello in banca, incontra una donna e si innamora, il giorno dopo la banca viene rapinata e la donna rapita, ha quella cosa per cui non sente il dolore e su questo si incentrano le scene d'azione e commedia; dall'altra parte c'è Ray-figlio-di-Jack nel ruolo del rapinatore psicopatico. E' abbastanza divertente, va troppo per le lunghe. A Working Man è Taken con Jason Statham, inutile regia di Ayer, inferiore film di Statham.
The Shadow of the Gods di John Gwynne è un buon romanzo, forse anche migliore, di vichinghi e setting nord europeo, ben scritto e interessante; sfortunatamente non ne posso più di questa ambientazione. 
The Raven Scholar di Antonia Hodgson è un altro buon libro che soffre dell'essere troppo derivativo. Contesto di corte cinese alla Apothecary Diaries, una donna troppo intelligente investiga un crimine dalle ripercussioni mortali, e tutti la odiano perché è una donna intelligente. È ben fatto ma quando leggi il centesimo libro uguale cominci a comprendere il progetto di Conduit Books.
SD Gundam G Generation Eternal è uscito a metà Aprile ed è il videogioco confluenza dell'esperienza Bamco con SRW DD e la serie G Generation: è un gatcha tattico per mobile con qualsiasi Gundam immaginabile; è ad alto budget, è generoso con le sue risorse e inaspettatamente non è una versione esageratamente semplificata dei suoi predecessori: fosse stato SRW DD, l'avrei sposato fino alla morte, ma per un gioco solo di Gundam non sono disposto a scivolare (di nuovo) nel baratro dei gatcha.

Delicious in Dungeon S01: aka Dungeon Meshi, acclamata come una delle migliori produzioni dello scorso anno, la prima stagione dell'adattamento animato dell'omonimo manga di Ryoko Kui è stata distribuita da Netflix tra Gennaio e Giugno per un totale di 24 episodi realizzati da Trigger. 
Ho faticosamente finito di guardarlo qualche giorno fa. 
Il manga, che sto altrettanto faticosamente leggendo, si è concluso nel 2023 con un totale di 14 volumi. 
L'autrice è stata, così viene raccontato, molto severa nella concessione dei diritti: assoluta garanzia di adattare l'interezza del manga, completa ed esatta fedeltà al materiale originale. 
La seconda stagione, quindi, non è mai stata in dubbio: già annunciata, non c'è ancora una data d'uscita... mi verrebbe da dire l'anno prossimo. 
Un mix di cozy e high fantasy, un party di avventurieri discende un dungeon alla ricerca di un membro perduto del gruppo, lungo la strada scopriranno i segreti del dungeon e mangeranno un sacco di mostri. 
Il concept è il seguente: il dungeon è molto profondo e uno dei problemi principali per gli avventurieri che lo sfidano è avere risorse sufficienti per arrivare in fondo, invece di portarsi dietro zaini e zaini di cibo e vettovaglie, il nostro party decide di cacciare e nutrirsi dei mostri. 
Più o meno ogni episodio c'è una ricetta, i nostri eroi pasteggiano e chiacchierano.
Proseguendo nella storia, l'aspetto culinario cede il passo a una vicenda più intricata e high stakes, vita/morte, successo/fallimento della comunità umana. 
Ho due problemi con Dungeon Meshi: il primo è non aver letto il manga a suo tempo, averlo iniziato insieme con l'anime. Essendo così precisamente adattato, si cade nel solito problema di aver già letto/già visto: se leggi il capitolo, l'episodio relativo è identico, e viceversa. Si perde interesse: probabilmente, la prossima stagione sarà meglio perché avrò finito il manga e potrò solo guardare. 
Il secondo problema è la parte seria della storia: mentre i background dei personaggi, gli eventi drammatici di combattimento o i problemi di relazione con altri party di avventurieri sono tutti eccellenti momenti narrativi del manga/anime, l'aspetto importante dei segreti del dungeon e lo scontro tra i nostri protagonisti e il suo master non mi ha preso e, anzi, mi ha completamente allontanato per la sua banalità. 
E' tutto ben scritto, ma avrei preferito un approccio alla Mushishi completamente episodico.
Tutto ciò detto, eccellente lavoro di Trigger con alta qualità media di ogni elemento della produzione. 
Indubbiamente una produzione molto sopra la media. 
La prima stagione adatta fino al capitolo 52, il manga è in totale composto da 97 capitoli: la prossima stagione sarà l'ultima. 


He Who Fights with Monsters 10 - 11 (Id, 2023-2024): finalmente sono in pari. Il prossimo libro uscirà tra un mese circa, non vedo l'ora, ma nel frattempo sono arrivato. 
No, non penso comincerò a leggere su Royal Road. 
Il volume 11 conclude lo story-arc; così come era successo con il volume 3 e 6. 
Tralascio il volume 10, parlo direttamente dell'ultimo. 
E' diviso in 2 parti: la prima conclude la storia, la seconda è una specie di mega-epilogo + side story cum timeskip(s); come sempre succede, alla fine dello storyarc, Jason diventa indisponibile e questa seconda parte si concentra sui suoi amici nel frattempo, e ogni tanto su Jason. 
Jason è cambiato, come abbiamo visto nei libri precedenti, adesso sa cosa vuole e come ottenerlo nel pieno controllo dei propri poteri e del proprio 'valore': il power fantasy di questa serie cambia, di conseguenza, e non è più l'eroe misfit a cui capitano per caso in mano incredibili poteri, diventa davvero il dominatore del proprio destino e delle proprie battaglie. Il fulfilling è realizzato e maturo. 
Il rapporto tra i famigli di Jason è super divertente, così come il banter e le assurdità con entità sempre più incredibilmente potenti; è un ottimo volume nella serie e finisce con Jason che diventa Astral King, Gold Rank e Dio Assoluto... succedono cose e gli viene assegnato il compito di riportare ordine nel cosmo ed è essere l'ago nella battaglia tra fazioni di super dei spaziali, la battaglia finisce e lui vince e diventa 're' degli dei spaziali.
Sappiamo già che abbandonerà quel trono, perché troppo potere etc etc. 
Cool. 
Gary muore. Alcuni dei nostri co-protagonisti vanno sulla Terra. 
A questo punto sono quasi 3 mesi che parlo di questa serie: 11 volumi e vogliamo dire poco meno di 8000 pagine? Mi sono pure salvato il link al merchandise e prevede l'acquisto almeno di una maglietta.
E' divertente, i combattimenti e il sistema magico sono eccellenti, c'è l'amarcord anni '80 che continua a dimostrare la grandezza peak raggiunta dalla mia generazione; i dialoghi e la caratterizzazione dei personaggi è fantastica. 
Posso solo consigliarvi di provarla e, volendo, i primi capitoli (e gli ultimi) si possono leggere gratuitamente qui
Ok. Stavo scrivendo qui e linkando il sito alla parola 'qui' e mi sono distratto a leggere i capitoli iniziali del prossimo volume 12. Sono riuscito a fermarmi dopo 2. 



He Who Fights with Monsters 7 - 8 - 9 (Id, 2022-2023): beh, sono stato fregato. Questa non è una terza trilogia narrativa all'interno della serie, però ormai ho preso questo andazzo e, quindi, non sapendo cosa fare, ho semplicemente deciso di continuare con questo sistema. 
Jason e Farrah tornano nel mondo magico e comincia la monsters surge. 
Questo libro è sostanzialmente dedicato a fare 3 cose: riunire Jason con i suoi compagni, più alcuni provenienti dalla Terra; aggiungere sufficienti poteri e conoscenze a Jason da fargli mantenere e consolidare il suo status 'super' anche nel mondo magico; ridefinire, intelligentemente, i rapporti di forza tra silver, gold e diamond per superare e ovviare a quel problema di cui avevamo parlato a inizio serie su come proseguire la storia quando i personaggi saranno troppo potenti. Jason viene anche circa cambiato di classe, non più un affliction specialist, ma un affliction skirmisher. 
Parliamo un po' della forma di questi romanzi: come detto, sono composti da una forma leggermente rieditata dei capitoli pubblicati online; il lavoro di editing, presumo, è davvero minimo, specialmente in questi volumi più recenti: l'iniziale forma da periodico/letteratura d'appendice è più evidente con una ricorrenza di frasi, espressioni ricorrenti e interazioni tra personaggi. 
Non è un difetto, potrebbe esserlo per alcuni, ma trovo sia una forma narrativa intrigante e divertente.
L'ottavo libro è uno dei migliori: l'autore spinge Jason verso un cambiamento caratteriale e psicologico per spostarlo da eroe vittima delle circostanze, ad agente del fato deciso a controllare la propria vita e il proprio potere. 
Questo libro risolve in modo un po' brusco alcune trame fino a questo momento centrali, le sposta nel background decidendo e dichiarando, sostanzialmente, di volerle riprendere più avanti e, invece, usare questi prossimi capitoli di storia per fare qualcosa di diverso. 
Torniamo, così, a parlare della forma di questi romanzi: assomigliano alle serie tv di una volta (non quelle di una 'volta volta'), tipo Lost, quando certi aspetti della trama potevano essere temporaneamente dimenticati, modificati o abbandonati in corsa; ci sono passaggi della storia di Jason che sono probabilmente già scritti, ma ci sono più vie per arrivarsi l'autore ha mostrato di poter cambiare idea in corso. Non è il massimo, ma è parte del fascino.
Nel nono libro, infatti, comincia una guerra contro nemici diversi dal Builder mentre l'autore comincia a esplorare e rappresentare più approfonditamente l'ordinamento 'amministrativo' del cosmo, preparandosi a portare la storia nello spazio (forse). Prosegue l'evoluzione di Jason con un classico, ma molto credibile e ben scritto, stereotipo dell'accettazione del proprio lato oscuro e integrazione nella propria personale, accettazione di sé.
Ho già cominciato il 10 e, se tutto va bene, tempo che finirò l'undicesimo sarà uscito o in uscita breve il dodicesimo.




A Working Man: onestamente avrei potuto dedicare 2 righe a questo film dentro il prossimo infodump e dimenticarmene, ma volevo postare qualcosa prima del prossimo post. 
E' l'ultimo film con Jason Statham ed è uno dei suoi peggiori. 
Farò un elenco: regia di David Ayer, un tempo famoso è anche il regista di Beekeeper (film con Statham decisamente migliore); sceneggiatura di Sylvester Stallone, che produce, e Ayer; storia originale dal primo romanzo in una serie di romanzi scritta da Chuck Dixon, "Levon Cade". 
Il problema principale di questo film è, a tutti gli effetti, la storia: è Taken passato attraverso un filtro nazional popolare alla Equalizer/Reacher. 
Jason Statham è un super soldato che ha deciso di lasciarsi la guerra alle spalle e lavora come operaio in una società di costruzioni. Un giorno a caso, la figlia di un suo amico viene rapita per essere venduta come schiava sessuale: Jason Statham ha a very particular set of skills. 
Aldilà del fatto di essere una storia molto poco originale, è una di quelle storie molto poco originali che continuamente attraggono pubblico e continuano a funzionare: non è questo il problema; il problema è che, oltre a non essere originale, è scritta molto male: per esempio, per fare un esempio particolarmente fastidioso, la sceneggiatura è farcita di personaggio presi dal libro/serie che sono totalmente senza senso, slegati e scollegati dalla storia, compaiono e spariscono senza senso, esistono esclusivamente come riferimenti al libro ma sono completamente disintegrati dalla storia del film. 
E' un lavoro di adattamento molto mal fatto. 
E' anche concettualmente sbagliato: la serie di Dixon è praticamente sconosciuta, non è come Harry Potter o roba Marvel, nessuno conosce questi personaggi o cosa ci sia nel loro background, non ha senso implicare cose che nessuno può capire (come Jason ora che ci penso. Asano, non Statham). 
L'altro grosso problema del film sono le scene d'azione: Liam Neeson aveva 56 anni all'uscita di Taken, Jason Statham ne ha 57; la loro formazione fisica e atletica è certamente diversa, ma Jason comincia a mostrare la necessità di cambiare approccio nel suo affrontare scene d'azione. 
E' incredibile confrontare Beekeeper e Working Man: sono essenzialmente lo stesso film, ma sono realizzati in modi opposti; il primo è stupido e divertente, il secondo, questo, è serio e mal fatto. 


He Who Fights with Monsters 4 - 5 - 6 (Id, 2021-2022): mi sono obbligato, letteralmente costretto, a un mese di astinenza, prima di riprendere la serie. 
Avevamo lasciato Jason ucciso e ritornato in vita per la seconda volta, riportato nel suo mondo insieme a un secondo, misterioso outworlder. 
Ero scettico. Molto. Il twist non mi era piaciuto, troppo ovvio e facile.
Shirtaloon è smart. 
Da qui in poi vari spoiler. 
Jason torna nel suo mondo, il 'nostro', e rapidamente lo scopre non essere così completamente privo di magia come creduto: il nostro mondo è, a tutti gli effetti, un classico urban fantasy fatto di società segrete che combattono per il controllo, alcune antiche ed elitarie, altre governative, altre ancora circa ribelli populiste. 
Nel contesto di questo setting, abbiamo la Cabal rappresentata dalla vecchia magia del nostro mondo, diciamo i miti classici; abbiamo il Network, composto da new magic molto simile a quella dell'altro mondo; il terzo gruppo, senza fare chissà quale spoiler, è ovviamente quello dei seguaci del Builder. 
Il libro 4 è più o meno dedicato a Jason e la sua integrazione nella comunità magica del suo mondo, più il recupero dell'altro outworlder, che si scopre essere Farrah con una brillante soluzione circolare che inverte la posizione dei due personaggi rispetto al libro numero 1; il secondo libro è essenzialmente dedicato alla 'fine del mondo' con la magia che diventa di dominio pubblico, i suoi effetti sconvolgono il pianeta, e l'inizio di una guerra aperta tra le fazioni; l'ultimo libro di questo secondo trittico è dedicato alla risoluzione di quanto sopra, a Jason impegnato a salvare il mondo e a iniziare il suo ritorno verso l'altro mondo. 
Note sparse: Jason diventa silver rank e acquisisce vari nuovi poteri, cambia circa razza e l'autore è straordinariamente abile nel gestire i suoi upgrade spalmandoli tra tutti i livelli della sua character sheet. 
E' il nostro mondo, quindi immediatamente, Jason diventa una specie di Batman magico incrociato con Spider-Man; muore per la terza e quarta volta; ci sono continui riferimenti a cultura pop, molto più che in precedenza, dai telefilm anni '80 agli anime, da Airwolf a Evangelion. 
La famiglia di Jason ha un ruolo importante ed è il centro di alcuni dei momenti più drammatici, alcuni eccessivamente a mio avviso, intorno a Jason; il cambio di prospettiva da un party fantasy a una sorta di clan cybermagico è, però, molto ben fatta. 
Ho particolarmente apprezzato la rappresentazione di una classica magitech alla Shadowrun; ci sono alcuni passaggi esilaranti tipo quello con l'occhio di Sauron; ci sono diversi passaggi con steampunk, raggi laser, alieni ed è, a tutti gli effetti, una lettura esilarante. 
E' un consumabile? Certamente, ma è eccezionalmente ben fatto e spunta una grossa serie di caratteristiche fantastiche. 
Voglio dire: ho letto altre 2100 pagine circa in circa una settimana. 
Come il precedente 'terzo' libro, anche qui ci sono una serie di epiloghi: sono dedicati ai compagni di party di Jason dai libri precedenti; l'ultimo libro finisce con Jason e Farrah pronti a tornare nel mondo (più) magico. 




Mickey 17: non è la più banale delle storie di fantascienza, certamente è la più banale storia di fantascienza con cloni. 
Guardare questo film, inoltre, mi ha fatto chiedere dove sia finito Duncan Jones? Apparentemente ha un film d'animazione basato su un famoso fumetto della scuderia 2000 AD in uscita quest'anno. 
Tornando a noi. 
L'umanità comincia ad abbandonare la Terra per colonizzare il cosmo. Lo spazio è un posto pericoloso, i lavori più pericolosi sono affidati a 'expendables', persone povere che accettano di farsi ammazzare e ri-stampare a oltranza. 
Robert Pattinson interpreta la 17esima iterazione di Mickey Barnes e, poco dopo l'inizio del film, anche la diciottesima. I suoi capi credono che 17 sia morto, quindi attivano 18; 17 torna ed è un casino. 
E' davvero la più trita e abusata trama sui cloni. 
L'aspetto 'diverso' su cui la produzione ha puntato è quello della satira politico-sociale anti-americana. 
Questo è l'ennesimo film in una già lunga, e certamente infinita, serie di film con un politico alla Trump e una rappresentazione degli americani come ignoranti-idioti-fanaticireligiosi-guerrafondai. 
Come già detto nei precedenti casi di questo tipo: il messaggio è giusto, l'approvazione è alta, ma la ridondanza di queste messe in scena finirà per togliere valore al contento e desensibilizzare anche gli swinging portandoli a una placida accettazione dell'essere contemporaneamente in cima al mondo e feccia. 
Tutto ciò detto, di nuovo. 
Satira, situazioni paradossali, stupidità generalizzata. 
Pattinson è bravo: questa è una performance difficile e ne esce bene, il resto del cast la butta sul fortemente esagerato. A mia moglie è piaciuto perché in linea con l'idea satirica, io l'ho trovato eccessivo: Mark Ruffalo e Tony Collette sono il Presidente e la First Lady; la regia è, immotivatamente, di Bong Joon Ho: dopo aver bazzicato i margini del sistema produttivo USA ed essere salito a grande fama internazionale, ha finalmente realizzato il suo film americano, ed è un buon film. 
Non è Parasite, è meglio di Snowpiercer. 
Tratto da un romanzo di Edward Ashton, di cui abbiamo letto "Mal Goes to War", che è evidentemente specializzato in fantascienza satirica senza idee originali. Esiste un seguito.
SPOILER SPOILER SPOILER
La società si ribella e il presidente e sua moglie vengono uccisi da Mickey 18 che muore lasciando Mickey 17 l'unico e originale per esclusione. Nel finale la tecnologia per creare cloni viene distrutta.