Kaiju No. 8: non mi ero accorto fosse finito. E' stato una meteora: rapido e immeritato successo, seguito da rapido calo e conclusione dopo appena 5 anni, 129 capitoli; il finale è tirato via e lascia in sospeso una quantità di trame secondarie. 
Pubblicazione iniziata nel 2020, l'ultimo capitolo è uscito lo scorso luglio. 
Un mediocre giapponese di 30+ anni ha da tempo abbandonato il sogno di diventare uno dei guerrieri che difende il Giappone dai kaiju; la sua amica d'infanzia, con cui aveva fatto la promessa di diventare uno dei guerrieri che difende il Giappone dai kaiju, è diventata uno dei capitani e il più forte dei guerrieri etc. 
Boom!
Un giorno è lì che fa il suo lavoro di merda, ma con spirito positivo perché comunque è un bravo ingranaggio della macchina sociale, e viene posseduto da un kaiju 'buono'. Adesso può trasformarsi e combattere. 
All'inizio è un segreto, poi il segreto viene scoperto da tutti. 
Non c'è molto altro. 
C'è un tentativo di ecologia dei kaiju, ma è abortito a metà strada; c'è un tentativo di scienza militare applicata e sviluppata sui kaiju, anche questa idea viene solo parzialmente sviluppata; c'è la bizzarra origine del kaiju buono (copiata malissimo da Apocalypse Zero/Kakugo).
E' disegnato bene e l'autore, Naoya Matsumoto, ha due significativi talenti: i personaggi non sembrano tutti uguali, le scene di combattimento sono chiare e d'impatto. 
SPOILER SPOILER SPOILER
Battono il super kaiju malvagio e la vita continua come prima. Nessuna relazione romantica.