Deathstalker 2025: senza dubbio il mio (unico) film più atteso dell'anno. Potrei arrivare a dire di aver aspettato 33 anni per questo film. 
E' il reboot di una serie di film sword and sorcery iniziata nel 1983 (ce ne sono 4, l'ultimo è del 1991): vidi solo il primo. Onestamente, non è questo il punto. 
Non è di questa serie che dovete preoccuparvi. 
Deathstalker 2025 è la cosa più vicina a un seguito di Army of Darkness che sia mai stato prodotto. 
La serie originale è seria: i momenti di umorismo sono involontari o dovuti a una certa consapevolezza come gli originali Conan con Arnold; questo quinto film è camp, è comico, è assolutamente autoironico e realizzato con il tono e lo stile di Army of Darkness. Groovy, cool and funny.
NOTA: il necronomicon è direttamente citato, quindi non è casuale.
La produzione ha voluto imitare in tutto e per tutto lo stile dell'epoca, quindi costumi, quindi gore ridicolo ed effetti visivi di ogni tipo compresa stop motion e pupazzi; è un po' Labyrinth, un po' Dark Crystal; è traboccante di citazioni che vanno da Krull a Grosso Guaio a Chinatown, passando per Spaceballs, Swamp Thing, Ninja Turtles e chissà quante altre che non ho colto.
E' fantastico ed è esattamente tutto ciò che avrebbe dovuto essere il nuovo Toxic Avenger, e non è stato.
E' una produzione canadese diretta da Steven Kostanski e il (mi piace chiamarlo anche non lo è) collettivo Astron-6; forse li ricorderete: sono quelli di PG - Psycho Goreman.
Attore protagonista Daniel Bernhardt, co-star Patton Oswalt (solo voce); piccola parte per Nina Bergman; distribuito da Shout!. 
Uno dei produttori esecutivi, anche autore del theme e parte della colonna sonora, è Slash. 
Slash Slash, quello vero.
Capirete trattarsi di qualcosa inadatto a chiunque abbia un'età inferiore a 40+.
Generalmente inadatto a un pubblico femminile. 
Trama: il grande guerriero caduto in disgrazia Deathstalker si trova per le mani un amuleto magico, tale amuleto è profondamente desiderato da un culto malvagio votato alla resurrezione di un super mago malvagissimo e conseguente iper-divinità vagamente lovecraftiana; Deathstalker non è che gliene freghi molto di questa cosa ma l'amuleto si è letteralmente attaccato a lui, e lo costringe a combattere. 
Segue formazione del party, seguono combattimenti, segue scontro finale. 
C'è una spada magica così potente e così galattica da far invidia all'originale Shatterstar di Liefeld.
Tutto ciò detto. 
Il film è stato un successo miracoloso; la produzione ha trovato il perfetto equilibrio tra budget e target di pubblico: sono stati spesi pochi soldi e di maschi quarantenni+ con una complessa malinconia per gli ann '80 ce ne sono abbastanza da aver realizzato un incasso sufficiente a considerarlo un trionfo.
Eccellente.