Mission Impossible - The Final Reckoning: ottavo film nella serie, seguito e finale di Dead Reckoning del 2023. Lo staff è circa lo stesso e immagino siano stati parzialmente realizzati insieme.
E' divertente ed è uno dei film più costosi della storia, e si vede: ci sono dei set piece semplicemente incredibili. Setting giganteschi con stupidamente complesse e lunghe sequenze d'azione.
Tutto ciò detto, è uno dei più deboli, se non addirittura decisamente il peggiore dei più recenti Mission Impossible (a partire dal 4).
Innanzitutto, ed è assolutamente baffling, il finale è lo stesso di Fallout (aka Mission Impossible 6): non è un impressione, è letteralmente lo stesso finale ed è così palese/evidente che se ne sono accorti tutti.
Ci sono delle dietrologie.
Fallout avrebbe dovuto essere l'ultimo film nella serie: finale completamente chiuso e perfetto, uno dei maggiori successi di Tom Cruise.
Così di successo da spingerlo a produrne una 'seconda versione', un finale vero e proprio per la serie con tanto di dichiarazioni sul ritirarsi dal personaggio. In questa prospettiva, Final Reckoning si colloca come una sorta di best of e send off del Mission Impossible di Tom Cruise: il film è strapieno di flashback con scene dai film precedenti (decisamente troppe), è abitato da attori e personaggi recuperati dai film precedenti.
In questo senso, The Final Reckoning diventa il finale del franchise e, nell'assumere questo ruolo ufficiale, ripropone il finale perfetto del film Fallout, adattandolo e trasformandolo per chiudere non solo la storia di un capitolo, ma tutta la storia.
E' una forma di spiegazione, non giustifica che il finale sia letteralmente identico.
Identico, ma peggiore.
Innanzitutto è troppo lungo, assolutamente interminabile e ridicolo nell'abuso di Tom Cruise che fa Tom Cruise con i suoi stunt e il suo coraggio nel mostrarsi deformato dalla sofferenza; secondo è reinterpretato con una violenta e manifesta rappresentazione messianica del personaggio: Tom Cruise/Ethan Hunt di The Final Reckoning è il secondo avvento di cristo pronto a farsi carico di tutti i peccati del mondo e sacrificarsi, di nuovo, per noi.
Questa trasfigurazione divina e salvifica di Tom Cruise è così smaccata che la sceneggiatura impiega per tutto il film termini fantasy-religiosi come 'predestinato', 'chosen one', 'salvatore' e altri simili.
E' divertente ed è uno dei film più costosi della storia, e si vede: ci sono dei set piece semplicemente incredibili. Setting giganteschi con stupidamente complesse e lunghe sequenze d'azione.
Tutto ciò detto, è uno dei più deboli, se non addirittura decisamente il peggiore dei più recenti Mission Impossible (a partire dal 4).
Innanzitutto, ed è assolutamente baffling, il finale è lo stesso di Fallout (aka Mission Impossible 6): non è un impressione, è letteralmente lo stesso finale ed è così palese/evidente che se ne sono accorti tutti.
Ci sono delle dietrologie.
Fallout avrebbe dovuto essere l'ultimo film nella serie: finale completamente chiuso e perfetto, uno dei maggiori successi di Tom Cruise.
Così di successo da spingerlo a produrne una 'seconda versione', un finale vero e proprio per la serie con tanto di dichiarazioni sul ritirarsi dal personaggio. In questa prospettiva, Final Reckoning si colloca come una sorta di best of e send off del Mission Impossible di Tom Cruise: il film è strapieno di flashback con scene dai film precedenti (decisamente troppe), è abitato da attori e personaggi recuperati dai film precedenti.
In questo senso, The Final Reckoning diventa il finale del franchise e, nell'assumere questo ruolo ufficiale, ripropone il finale perfetto del film Fallout, adattandolo e trasformandolo per chiudere non solo la storia di un capitolo, ma tutta la storia.
E' una forma di spiegazione, non giustifica che il finale sia letteralmente identico.
Identico, ma peggiore.
Innanzitutto è troppo lungo, assolutamente interminabile e ridicolo nell'abuso di Tom Cruise che fa Tom Cruise con i suoi stunt e il suo coraggio nel mostrarsi deformato dalla sofferenza; secondo è reinterpretato con una violenta e manifesta rappresentazione messianica del personaggio: Tom Cruise/Ethan Hunt di The Final Reckoning è il secondo avvento di cristo pronto a farsi carico di tutti i peccati del mondo e sacrificarsi, di nuovo, per noi.
Questa trasfigurazione divina e salvifica di Tom Cruise è così smaccata che la sceneggiatura impiega per tutto il film termini fantasy-religiosi come 'predestinato', 'chosen one', 'salvatore' e altri simili.
Si raggiunge un livello di megalomania da record con i personaggi che si scavalcano l'uno con l'altro per inneggiarlo re della Terra.
Alla fine, inoltre, ed è super fastidioso, il finale del film è aperto con un gigantesco elemento irrisolto.
SPOILER SPOILER SPOILER
Due film, 333 minuti (ufficiale) con Tom Cruise essere l'unico a voler uccidere l'Entità perché il suo potere è troppo per un solo uomo/governo/qualsiasi altra cosa; Tom Cruise che combatte contro tutti e tutto perché nessuno metta le mani sull'Entità, perché l'unica scelta è uccidere l'Entità.
Il film finisce con l'Entità imprigionata e in mano a Tom Cruise.
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