The Perfect Run (Id, 2021): il passo successivo è un passo indietro. Esaurita la spinta più impetuosa del mio innamoramento litrpg, ho allargato il campo e provato una webnovel: non litrpg, non progression fantasy.
Questo è il primo libro in una serie di 3, inizialmente pubblicati in capitoli periodici sui vari siti tipo RR.
L'autore è francese, il testo è in inglese, Maxime J. Durand.
Ambientazione italiana, New Rome: siamo in un futuro post-Guerra Mondiale combattuta tra umani dotati di super poteri; protagonista della storia è Ryan Romano, aka Quicksave: è immortale, il suo potere lo fa tornare indietro nel tempo a un punto prestabilito del passato in caso di morte.
In pratica, ha il potere di creare un time-loop e continuare a provare e riprovare fino a raggiungere la vittoria.
La parola gradevole associata al suo tipo di potere è chronokinetic.
Ryan è appassionato di videogiochi e frequentemente si esprime come se fosse il personaggio di uno, ma, ripeto, non è una serie litrpg.
Scifi e supereroi.
Senza girarci troppo intorno, il protagonista è caratterizzato come Deadpool: come Deadpool, il misto di immortalità, morti continue e solitudine l'ha reso instabile. Battute, esaltazione improvvisa, completa desensibilizzazione e cinismo.
I poteri dei personaggi di questo libro sono frequentemente molto creativi, al punto da far venire in mente JoJo.
Ryan arriva a New Rome in cerca della sorella/fidanzata (è complicato); la città è terreno di scontro e precario equilibrio tra la super mafia, un gruppo di super eroi, e un gruppo di super criminali anarchici, più qualche lupo solitario; Ryan proverà varie route, morirà un sacco di volte e ripeterà fino a ottenere la sua perfect run.
Non in questo libro.
Pensavo che ogni libro sarebbe stata una storia diversa, non è così.
E' scritto inaspettatamente bene, alcune delle situazioni comiche sono molto divertenti, i combattimenti e i poteri sono fighi.
Ci sono le solite ripetizioni dovute al 'formato': questo primo libro è 800 pagine circa, lungi dall'essere tutte necessarie, ma non ci sono tempi morti o filler eccessivi; giudizio finale su questo tema, però, solo alla fine del terzo.
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