The Electric State: l'ultima grande produzione Netflix è, come forse avrete già saputo, una merda.
Circa tratto da un romanzo illustrato svedese, diretto dai fratelli Russo (il cui talento viene costantemente messo in dubbio ogni volta non siano supportati dal sistema produttivo Disney), interpretato da Millie Bobby Brown e Chris Pratt.
Inizia bene: umani contro robot, i robot perdono e vengono costretti all'interno di una riserva; c'è una storia alternativa che giustifica l'aspetto molto cartoonesco e giocoso dei robot, perché inizialmente creati da Walt Disney per le sue attività commerciali: proprio per questo motivo, il film ha una forte vibe da Fallout con la stessa estetica e tecnologia di riferimento.
Essendo un film con Chris Pratt c'è una colonna sonora di oldies immediatamente riconoscibili.
Netflix non ha badato a spese e gli effetti speciali sono notevoli, ma il film resta una merda.
La storia è incredibilmente stupida e, specialmente nella seconda metà, completamente insensata e priva di logica: una giovane donna ribelle e piena di potere femminile, accompagnata dallo Starlord fuori forma degli ultimi film, è in cerca del fratello mentre scappa dall'ennesimo malvagio miliardario tecnologico di turno.
Il film è straripante di attori noti e altri ancora più noti a dare la voce ai robot, Netflix non ha badato a spese.
Direte: forse hanno risparmiato dove avrebbero dovuto spendere di più, nella sceneggiatura.
No, hanno speso pure lì chiamando, non a caso, gli sceneggiatori di tanti successi Marvel.
Registi, sceneggiatori e attori Marvel.
E' notevole che il film sia venuto fuori un tale fiasco; normalmente consideriamo l'influenza dei megastudio e dei loro malvagi produttori come assolutamente negativa ai fini della realizzazione di film, il caso di Warner è super rappresentativo: The Electric State, invece, sembrerebbe dimostrare che l'ambiente Disney sia positivo e motivo fondamentale di successo.
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