Tomo-chan Is a Girl!: l'adattamento del fantastico manga di Fumita Yanagida ha perfettamente rispettato le attese. 
Seguendo l'esempio di simili, recenti adattamenti (Horimiya), lo schema produttivo scelto da Lay-duce è stato molto semplice: è uno studio d'animazione che sta cercando di affrancarsi dal lavorare in seconda linea, ha preso i diritti di un manga molto famoso, ma conclusosi da qualche anno (nel 2019) e quindi certamente non sulla cresta dell'onda, e lo ha adattato in una serie di 13 episodi compilation dei capitoli migliori, più significativi della storia originale. 
L'animazione è di buon livello. E' un giudizio un po' generoso, ma certamente non è mediocre e rimane sopra la media dei suoi competitori. 
La regia è di Namba, quello dell'adattamento di Golden Kamuy ed è assolutamente una produzione accettabile che, pur non esaltando l'eccellente materiale originale, gli rende decentemente giustizia. 
Non sarei sorpreso dall'annuncio di un OVA dedicato ai capitoli post-finale. 
Tutto ciò detto. 
Tomo-chan l'abbiamo già raccontato parlando del manga tempo fa, ma riassumendo: Tomo è una brava, simpatica e generosa ragazza del tipo tomboy. Inizia la scuola e confessa al suo migliore amico di essere innamorata di lui. Il suo migliore amico, però, non la vede come una ragazza ma come il suo best buddy. 
Il resto della storia è Tomo che cerca di conquistarlo rendendosi più femminile. 
Ho semplificato in modo brutale, ma è più o meno così. 
Ci sono ottimi personaggi di contorno, il finale è squisito, la comicità spesso esilarante, i personaggi e le situazioni ben scritte. 
In pratica, ogni parte dell'anime direttamente traslata dal manga funziona perfettamente.