Furies: mediocre action vietnamita da poco uscito su Netflix. Diretto e interpretato in un ruolo minore da Veronica Ngo. 
Inizia assomigliando a Charlie's Angels, se gli Angeli di Charlie fossero tutte state stuprate da bambine e cresciute nella più miserevole povertà: Veronica Ngo raccoglie ragazzine di strada, dà loro una casa e le addestra a difendersi in una società dove gli uomini sono mostri e le donne non hanno diritti. 
Le manda in missioni per sconfiggere un sindacato del crimine. 
La recitazione è scarsa, le scene d'azione sono decenti ma non all'altezza di altre cinematografie minori asiatiche; si salvano soprattutto perché, come per la Tailandia degli esordi, sembra non ci siano misure di sicurezza durante gli stunt. 
A metà circa, il film vira diventando una banale scopiazzatura di film HK anni '80. 
Furies non si guarda ma, tutto sommato, si può restare per l'esotico setting vietnamita. 
Ho amici che sono stati in Vietnam, io non ci metterei piede: nessuna meraviglia naturale o antichità culturale vale il resto dell'esperienza... però, ehi, Bourdain amava il Vietnam. 
I combattimenti finali del film sono i migliori: si sfoderano finalmente le pistole e l'azione si sposta verso un competente gun kata con alcuni segmenti di valore; per la serie il nemico gimmick della settimana, il film ci regala un she-male drogatissimo che combatte utilizzando siringhe (probabilmente infette). 
SPOILER SPOILER SPOILER
La Ngo è malvagia, alla fine sopravvive solo la protagonista.