RRR: è il film indiano di maggiore successo al mondo e in India. A questo punto dovrei fare il raffinato e definirlo un film in lingua telugu, quindi tecnicamente non di Bollywood (film in hindi provenienti da Bombay), ma praticamente non c'è differenza.
C'è differenza per un indiano, per me no.
Ballano, cantano, coloratissimo: è un classico film indiano.
E', anche, il miglior film dell'anno.
Dura 3 ore ed è il primo film da Apocalypse Now, non esagero, che avrei voluto durasse di più.
Ambientato in India intorno al 1920, racconta una storia fictional di due famosi rivoluzionari realmente esistiti: più o meno è la loro origin story e prima battaglia contro gli oppressori britannici.
Ah, giusto: è un film molto propagandistico.
Quando guardi un film cinese propagandistico, l'idea centrale è che il cinese sia pronto a soffrire e sacrificare più di chiunque altro, sia capace di vivere di aria e calci in bocca, indistruttibile e inarrestabile come le blatte di Damnation Alley. Alla fine vince perché gli altri cedono prima.
Il film propagandistico indiano, stando a RRR, è completamente diverso: gli indiani alla fine vincono perché sono semplicemente più forti, più onesti, migliori in tutto, sono fisicamente superumani, indistruttibili e inarrestabili come Batman. Alla fine vincono perché sono più potenti.
I nostri protagonisti sono epicamente dotati: sono come gli eroi della mitologia greca capaci di fatiche impossibili.
L'aspetto più affascinante di questi film, dai tempi della fama internazionale di Aishwarya Rai, è riuscire a essere contemporaneamente melodrammatici e autoironici, tragici e felici: in RRR c'è una scena di tortura alla finale di Braveheart con la stessa intensità e violenza visiva, e poi cantano e tutti si commuovono come in un musical hollywoodiano di allora.
Nessun altro paese produce film così.
Non è davvero possibile, per il nostro gusto, guardarne in grande quantità; RRR è seriamente un film pazzesco.
La malvagia e crudele moglie dello stronzissimo governatore rapisce la figlia di una poveretta di un villaggio; gli abitanti del villaggio sono pacifici e innocui, ma sono protetti da un super guardiano che parte in missione per ritornare la bambina.
Al servizio dello stronzissimo governato ci sono un numero di collaborazionisti/traditori indiani che cercano di sopravvivere/fare fortuna nelle file dell'esercito e dell'amministrazione coloniale; uno di questi soldati è un super uomo divorato da un'ambizione famelica e una missione segreta.
I due diventano amici, prima di scoprirsi su versanti opposti della guerra.
RRR è un bromance come pochi altri nella storia.
Gli effetti speciali sono inaspettatamente ben fatti e incredibilmente anime; ci sono degli animali in cg realizzati decentemente, ma il grosso degli effetti speciali sono letteralmente effetti speciali che accompagnano le azioni più spettacolari dei nostri eroi: luce, fiamme ed effetti elementali che caratterizzano i 'poteri' dei nostri eroi, esplosioni quando saltano, auree di potere quando si incazzano, sfondi simbolici tipo Cavalieri dello Zodiaco quando strikano delle pose.
E' così genuinamente meraviglioso che non importano i 10 minuti di canzone finale su quanto sia forte l'India, non importa che probabilmente ci siano dei contenuti razzisti e non importa che la società indiana non sia questa avanguardia progressista.
Non sto a citare nomi di regista o attori, ma è una produzione ad altissimo budget che vede coinvolti i nomi più importanti di questo segmento del cinema indiano.
Il governatore è interpretato da Ray Stevenson.
E' il primo film da non so quante decine d'anni che mi fa desiderare di averlo visto al cinema.
SPOILER SPOILER SPOILER
Diventano amici, poi nemici, poi tornano amici e distruggono l'invasore.
La locandina non rende giustizia, ma altre immagini sarebbero state spoiler.

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