Don't Worry Darling: ho finalmente ceduto e guardato con mia moglie. Il famigerato film di Olivia Wilde, seconda regia e una parte secondaria, al centro di una serie di scandalucci per comportamenti inappropriati sul set, cambio d'attore protagonista in corso, attrici che si lamentano ma, soprattutto, per l'esilarante intervista a Chris Pine che è diventata uno dei meme più diffusi dopo 'sad Affleck'. 
Il meme non ha un nome ufficiale accattivante come 'sad Affleck': Know Your Meme lo identifica come 'dissociating Chris Pine' o 'Chris Pine tuning out'. 
Questo film è un ibrido tra Vivarium, The Stepford Wives e un terzo che non posso dichiarare senza spoilerare tutto... e volendo anche un quarto che non posso dichiarare per lo stesso motivo. 
Siamo in un suburb anni 50 realizzato per ospitare i dipendenti di un... ah... 'posto di lavoro' e le rispettive mogli. 
Sono tutti belli, tutti ricchi, tutti felici. Lavorano e si divertono un sacco, ma fin dai primi minuti è possibile notare qualcosa di strano e iper-controllato nell'organizzazione di questa area residenziale. 
Ah, ecco: ricorda anche il Village del Prigioniero. 
La protagonista, Florence Pugh, all'inizio è super contenta, presto comincia a nutrire qualche sospetto e a fare qualche incauta domanda. 
E' il solito thriller sull'orrore dei suburbia americani. 
Essendo un film della Wilde, uno dei temi fondamentali è il maschilismo: dato il setting, uno dei motivi fondamentali avrebbe dovuto anche essere il razzismo, ma non ce n'è ombra e per un motivo specifico e logico. 
Non è un brutto film, ma è abbastanza noioso e lungo. Il finale è tirato via, manca una vera conclusione e una quantità di fili narrativi rimangono inevasi. 
SPOILER SPOILER SPOILER
Gli altri due film sono Matrix e The Village. 
I nostri protagonisti vivono in una realtà simulata dove il grosso dei mariti (ma in alcuni casi le mogli) hanno rapito le 'mogli', drogate, imprigionate, lavaggio del cervello e collegate a un software tipo Matrix dove sono state convinte a essere mogli felici in una giusta società dominata dai maschi. 
Il film finisce in modo molto poco originale: lei recupera la memoria senza un particolare motivo, uccide il marito, scappa dalla realtà virtuale. Non abbiamo idea di cosa succeda dopo.