Hamilton: innanzitutto pensavo fosse un film. Un musical, certo, ma un film musical... come Moulin Rouge!.
Invece è un musical-musical, uno spettacolo teatrale ripreso per la distribuzione attraverso Disney+.
Lo spettacolo è originariamente una produzione off-Broadway del 2015, ma lo stesso anno passò in un teatro di Broadway. 
Record d'incassi e di premi, uno dei musical di maggiore successo della storia e bla bla, la versione Disney+ è del 2020 con Lin-Manuel Miranda nel ruolo protagonista. 
Miranda ne è anche l'autore e interprete originale. 
Il testo è vagamente ispirato alla biografia scritta da Ron Chernow.
Alexander Hamilton è uno dei famosi padri fondatori, ma non uno dei più famosi. 
Non avevo idea di chi fosse. 
Lo spettacolo è estremamente eroico e Hamilton viene rappresentato come un genio carismatico capace di eccellere nella scrittura, nell'arte militare, nella professione di avvocato e di politico, nel sedurre donne e conquistare uomini. 
Il secondo personaggio principale della storia è Aaron Burr, ignoto, famoso per averlo ammazzato: non è un spoiler, viene detto nell'intro cantata con la presentazione dei personaggi. 
La moglie, la sorella della moglie; Washington; Jefferson. 
Ruolo particolare per Re Giorgio III, qui interpretato da Jonathan Groff. 
Dura poco meno di 3 ore e alcuni passaggi sono veramente molto lunghi: l'abbiamo guardato in 2 volte e mia moglie è andata in coma vigile nell'ultima ora della seconda parte; lo spettacolo esalta la potenza della parola scritta, dell'arte oratoria e del dibattito, ma in poche parole è come se Miranda avesse fatto il musical dell'elezione del presidente della repubblica. 
Cantano e ballano, ma di fatto stanno scrivendo un nome su un pezzo di carta. 
E' molto americano: patriotico, esaltato nella rappresentazione dei passaggi fondanti della nazione, incentrato su eventi storici non esattamente insegnati nelle scuole fuori dagli USA, ma non si può definirlo un difetto; sono, però, fatti strettamente americani che riguardano la guerra d'indipendenza, la costituzione, i primi presidenti e la creazione di uno stato: non necessariamente qualcosa in grado di suscitare interesse all'estero.
Musica, balli e performance varie sono tutti ben fatti, ma niente di memorabile: non c'è una sola canzone che mi sia rimasta in testa, salvo forse quella di Giorgio III. E' tutto orecchiabile, non oltre.
Mi sbaglierò, ma il successo di questo musical è probabilmente più per motivi di campanilismo che artistici.