The Fable - A Hitman Who Doesn't Kill: aka The Fable 2. Poco tempo dopo il finale del primo film, il nostro super killer è ancora nel suo anno sabbatico senza uccisioni/low profile... sfortunatamente i guai lo inseguono e, soprattutto, la sua identità segreta è sempre meno segreta (e il Giappone è apparentemente pieno di sicari). 
Regista, cast e staff sono gli stessi del primo film. Sarebbe uscito anche prima, molto più a ridosso del precedente, ma il covid.
E' meno comico del primo, più d'azione e con il cattivo che è veramente un pezzo di merda. 
Mi è piaciuto più del primo e c'è un motivo preciso.
Ora: regista, cast e staff sono SOSTANZIALMENTE gli stessi del primo film, ma non del tutto. 
E' cambiato l'action director: nel primo film le scene d'azione erano state coordinate dallo stunt team di Jackie Chan, in questo secondo gli è subentrato Makoto Yokoyama. 
E' un ex-stunt coordinator di tokusatsu vari, da qualche tempo passato a produzione anime di un certo rilievo come i Tokyo Ghoul: in questo film riprende il misto parkour/gun-kata che va assolutamente per la maggiore da diversi anni, ma lo spinge decisamente aldilà della consuetudine implementando effetti speciali e drammatizzazioni digitali di buona fattura. Il risultato è davvero notevole. 
Non ci sono molte scene d'azione perché è un film con una trama e momenti comici, e perché sono costose, ma quelle realizzate sono impressionanti: la prima fuori e dentro la macchina in corsa, la lunga mega-battaglia su e giù per un palazzo. Impressionanti. 
Il Giappone dimostra di avere una voce nel campo dell'azione cinematografica.