Project Gutenberg: dieci minuti nel film e avevo già indovinato il colpo di scena.
Mia moglie dice che sono eccezionalmente bravo a riconoscere le idee delle sceneggiature di merda: sarei bravissimo a scrivere una cattiva sceneggiatura.
Nel solito gioco del trovare il riferimento occidentale per il film asiatico, Project Gutenberg è molto facile da identificare: non posso però dirvelo ora perché ucciderei il colpo di scena, che comunque è davvero facilmente prevedibile.
Lo rivelerò dopo lo spoiler wall.
Tutto ciò detto: film HK di azione e dramma come non se ne vedevano dall'inizio degli anni '90.
Sì, dipende molto da Chow Yun-fat. No, non dipende solo da Chow Yun-fat.
Dipende principalmente dal fatto che, avendo Chow Yun-fat come co-protagonista: la sceneggiatura e la regia hanno deciso di buttarsi su John Woo e realizzare qualcosa che assomiglia davvero tanto a A Better Tomorrow E Bullet in the Head.
Parliamo di Chow Yun-fat... ne parlerei fino alla nausea: a guardarlo mi emoziono.
A guardarlo in questi miei anni del tramonto, ricordo quando per vedere un film asiatico mi toccava aspettare orari assurdi e Ghezzi, o comprare stampa comunista di altri tempi.
Prima di internet e dei cellulari, prima che gli oggetti diventassero smart o i nerd, cool.
Chow Yun-fat è uno splendido 65enne... beh, 63enne: Project Gutenberg è del 2018.
Più magro di quanto sia mai stato, asciutto e in una forma da rivaleggiare Donnie Yen: c'è persino un'inutile scena a torso nudo dove fa il macho. Se la merita questa scena.
Accanto a lui, Aarok Kwok.
Scritto e diretto da Felix Chong, lo sceneggiatore degli Infernal Affairs, frequente co-regista insieme ad Alan Mak, per dirne uno The Lost Bladesman con Donnie. Questa è la sua seconda regia assolo.
In questi tempi in cui viviamo continuamente avvenimenti storici con pochi paragoni, e non dico il virus: parlo del lancio di missioni spaziali private, disastri naturali e sociali da mettere in dubbio le teorie di Pinker... e la cancellazione di una società emblematica del '900.
Hong Kong pensava di avere ancora 26 anni di vita. Nope. La Cina non ha più voglia di aspettare.
Così, mentre guardiamo indifferenti Hong Kong sparire dalle mappe, un film come questo si carica di significati probabilmente immeritati: Chong ha deciso di evocare le scene d'azione che per seconde (dopo Kurosawa) portarono la cinematografia orientale alla ribalta del mondo, e mischiarle con le complesse sceneggiature... qui c'è un paradosso.
Volevo scrivere e citare di nuovo gli Infernal Affairs e le 'complesse sceneggiature' di tradimento, lealtà e ferocia che attrassero l'attenzione di registi-copiatori occidentali e ri-riportarono alla ribalta la cinematografia di HK dopo qualche anno di disaffezione internazionale: volevo dire 'azione alla John Woo' e 'sceneggiature alla, beh... alla Felix Chong'.
Non è, tuttavia, così semplice ed è molto più interessante: Project Gutenberg ha certamente una sceneggiatura che ricorda quelle molto articolate dei film HK del giro di millennio, ma è anche spudoratamente copiato da un classico criminale americano di metà anni '90.
E' la magia della globalizzazione e non è una magia buona o cattiva.
Aaron Kwok è un pittore fallito, tecnicamente perfetto ma privo di creatività, convertitosi a contraffattore professionista. Succedono cose e finisce in una sala per gli interrogatori della polizia di Honk Kong dove stringe un accordo e comincia a raccontare la sua carriera criminale e dare informazioni su quella del suo capo, l'enigmatico e imprendibile The Painter.
The Painter è esattamente come Lupin the Third, è persino un terza generazione pure lui in una famiglia di falsari.
Il film è grossomodo tutto in flashback e racconta in modo molto classico l'ingresso nel mondo criminale di Kwok, l'incontro e il fascino del carismatico The Painter, il glamour e la lealtà della vita nella banda, la violenza imprevedibile e spietata. Le donne. Ovviamente: le donne.
Mano a mano che il flashback si avvicina al presente, la tensione cresce e il dramma diventa ineluttabile e limpido come da tradizione.
In questo che è veramente un tributo, Chong rifiuta di abbracciare le nuove tendenze occidentalizzate dei film criminali, e va duro e puro verso l'unico tipo di finale che questi film dovrebbero e hanno sempre avuto.
Project Gutenberg ha diversi punti deboli: primo fra tutti l'evidente differenza qualitativa tra gli attori protagonisti uomini e le controparti donne. Le attrici coinvolte in questa produzione non sono seconde linee o fighette prese per fare le eye candy, ma non sono grandi attrici: Catherine Chau ha una lunga carriera televisiva, ma è ridicola nel suo ruolo di grieving ispettrice di polizia; Zhang Jingchou è stata famosa anche a livello internazionale e lavora pure in America, ma è legnosissima e incapace di mostrare quella passione che il suo personaggio dovrebbe possedere.
Scene d'azione?
Cosa volete che vi dica. A 63 anni (allora), Chow Yun-fat dual wielding in tuffo mentre spara da solo contro 100 e prende un proiettile dopo l'altro senza accusa più di tanto, è inaspettatamente ancora uno degli spettacoli più visivamente emozionanti di sempre.
Certo: gli anni si fanno vedere e abbisogna del cavo per alcune delle sequenze più dinamiche, ma è molto discreto, come certi pannoloni a mutanda per la terza età. Si vede ma non si vede, e ti permette di fare le cose come allora.
Mi immedesimo.
Ieri era pure il compleanno di Clint Eastwood. 90 anni e sentirli tutti.
Il grande Clint dovrebbe spegnersi: sono anni che apre bocca e dice stronzate, anni che i suoi film fanno pensare nei modi sbagliati.
Chow Yun-fat non è a quel punto: nel 1992, quando diresse e interpretò The Unforgiven (uno dei film più belli della storia), Clint Eastwood aveva 62 anni.
Ecco: Chow Yun-fat è a quel punto.
Morale: guardate il film, è parte dell'agonia di Hong Kong ed è come la candela che brucia prima di spegnersi, più brillante etc etc.
NOTA: in Occidente, Project Gutenberg è la più vecchia (credo) e più famosa (per me) iniziativa di digitalizzazione gratuita di libri al mondo. Molto prima del Kindle e Amazon, fornivano libri da leggere online su monitor accecanti ai giovani di allora.
...anche le divagazioni di questo film sono coltellate di amarcord.
SPOILER SPOILER SPOILER
Project Gutenberg è I Soliti Sospetti hongkonghese.
Chow Yun-fat in realtà non esiste e The Painter è Kwok stesso.
Alla fine muoiono tutti.