Last Moment of Clarity: eccoci all'angolo de 'l'ultimo film con Samara Weaving'. L'attrice non sbaglia un film dal 2017, non è tanto in anni, ma sono 5 film: è pure prolifica e una lavoratrice!
Non uno brutto finora.
Parola chiave: "finora".
La striscia si interrompe con questo... thriller?
Registi esordienti. Plurale. Due. Fratelli?
Boh.
Samara è l'attrice più famosa coinvolta. Uhm: insomma. Ci sono anche Brian Cox e Udo Kier ma in piccoli ruoli.
Giovane coppia innamoratissima finisce coinvolta in un fatto di mafia dell'Est.
Lei muore, lui scappa in Europa. Lui è braccato dalla polizia e dalla mafia.
Lui comincia a essere convinto che Lei non sia morta ma abbia cambiato identità e sia diventata una famosa attrice.
Torna negli States per scoprirlo.
In questo loro debutto, i registi hanno deciso di proporre uno stile artsy europeo assolutamente fuori luogo fatto di lunghi momenti contemplativi, silenzi pregni ed emozioni a fior di pelle.
Sfortunatamente l'attore protagonista, tale Zach Avery, è incapace di proiettare quanto sopra.
Finisce per essere un gran marone fino a circa mezz'ora dalla fine quando i nodi cominciano a venire al pettine, e si trasforma in un tristo film d'azione.
La sceneggiatura è pessima: i personaggi sono immotivati o stupidi, i colpi di scena prevedibili, i caratteri privi di carattere.
Almeno dura solo un'ora e mezza.
Menzione speciale per varie scene della Weaving nuda: troppo magra.
SPOILER SPOILER SPOILER
Sì, lei è Lei. Alla fine Lei rimane con il suo nuovo uomo e lui va via con l'altra.