Call of Duty - Modern Warfare 2019: è uscita la Season One. Ho pensato fosse il caso di finire la campagna.
Uhm... ora che scrivo, il reboot della serie Modern Warfare di Call of Duty è uscito da un po' più di un mese. Ho finito la campagna, ho giocato al multiplayer abbastanza da arrivare al livello 56 o 57.
Non sono esattamente sicuro del livello perché non lo ricordo, e credo sia stato resettato dall'inizio di questa 'stagione uno'.
Direi di averci giocato abbastanza da poterne parlare, ma sicuramente non ci ho giocato così tanto.
E' sorprendente quante cose ci sarebbero da dire riguardo questo gioco: 'sorprendente' è la parola giusta. E' sorprendente perché per essere l'ennesimo, annuale Call of Duty, questo del 2019 è ricco di particolarità; ed è anche straordinario quanto possa essere controverso un titolo che dovrebbe, invece, essere quanto di più sicuro e indolore nel mercato.
E' prodotto da Infinity Ward, anche se non è certo la stessa Infinity Ward dell'originale Modern Warfare.
E' un reboot della serie: vuol dire che torna il Capitano Price e si ritorna a prima degli eventi di Modern Warfare 2 e 3. A dire il vero: gli eventi di questo Modern Warfare sono completamente un'altra cosa rispetto a quelli del originale. Non lo ricordo così bene da escludere che ci siano elementi ricorrenti o comuni, ma direi che non ci siano.
Tornano le 3 colonne: single player, multiplayer competitivo e cooperativo. Ognuna di queste colonne porta la sua bella polemica.
La campagna è... normale. E' spettacolare e sembra un film, anzi meglio. Graficamente incredibile, è uno dei più bei giochi PS4 di sempre e il classico, perfetto esempio di come gli sviluppatori perfezionino la tecnologia delle console proprio in tempo per dire loro addio. Narrativamente è stata scritta a tavolino per far parlare di sé utilizzando e sfruttando in modo estremamente superficiale, concetti e temi molto complessi e polarizzanti.
Ricorderete la famosa scena dell'aeroporto dell'originale Modern Warfare, qui hanno voluto fare qualcosa di molto simile: durante la campagna si parla di armi chimiche, si utilizzano e vedono i risultati delle armi chimiche; c'è una lunga e stupida scena di tortura; ci sono alcune ancor più stupide scene che richiamano alla mente il celeberrimo Press F to Pay Respects.
E' quindi la normale campagna di Call of Duty che vuole sbattere in faccia la guerra cruda e bruta, ma farlo utilizzando un linguaggio comprensibile alle masse che acquistano il gioco: è grottesca e offensiva nei modi più sbagliati, celebra ciò che non dovrebbe e soddisfa gli impulsi più scemi e ignoranti dei giocatori.
In pratica è perfetta.
Alla mia veneranda età, la trovo noiosa: apprezzo la grafica eccezionale, rimango indifferente ai tentativi di scioccare. Ammetto di essere stato solleticato dal pensiero di come Activision abbia accettato, e anzi promosso, un gioco contenente una rappresentazione così negativa dai russi che manco durante la Guerra Fredda.
Le storie del fosforo bianco, della tortura e dei bambini sono minchiate; ma il ruolo di cattivi assoluti affibbiato ai russi nel gioco è talmente viscerale e grossolano da rendere addirittura miti le polemiche risultate.
Tutto ciò detto: un capolavoro di tecnica; giocarla al livello massimo di difficoltà è, come sempre, una rottura di coglioni di proiettili casuali e corse dietro muri; il finale è una stronzata aperta per i seguiti. Il doppiaggio italiano è un'offesa che dovrebbe far costare meno l'edizione italiana del gioco: anche questa volta è impossibile acquistare dal psn italiano la versione non italiana, ed è un peccato perché il doppiaggio originale è ottimo, quello italiano è rivoltante.
Anticipo e chiudo immediatamente il discorso 'multiplayer cooperativo': non l'ho mai avviato. C'è una polemica anche qui perché è un'esclusiva temporale Sony, ma trovo inutile parlarne: non ci sono trofei annessi, quindi non sono costretto a provare.
Passiamo al multiplayer competitivo: ah.
Questo Call of Duty ha tentato la rivoluzione e ha pagato lo scotto.
La tossicità del fandom è a livelli mai visti: Infinity Ward ha tentato di rendere Call of Duty più realistico, più simile a Battlefield. Ha rallentato il passo del gioco e ha palesemente promosso un approccio da camper.
Non c'è altro modo di dirlo.
Qui faccio una premessa: il mio tag clan è CAMP. Non sono il primo a farlo, ma per molti anni ho avuto un gruppo di amici e camperavamo tutti. Adesso campero in solitaria e sono entusiasta del multiplayer, meno entusiasta di certi problemi relativi all'angolo della visuale e al peeker advantage, ma è davvero il mio Call of Duty.
Il fandom è esploso in una palla di fuoco di veleno, minacce di morte e ritorsioni sataniche.
Se gli utenti del reddit di Modern Warfare, gli utenti che postano altrimenti rischierei pure io, fossero tutti uccisi domani: il qi generale del pianeta si alzerebbe di 1 punto.
C'è un elemento di problema in questa scelta: penso che la maggioranza delle partite finisce per timeout e non per il raggiungimento del punteggio massimo, capita frequentemente di finire in partite dove tutti camperano ed è veramente noioso.
Il vero problema, tuttavia, è il level design: le mappe sono impossibili da navigare. Sono troppo aperte, non si è mai al sicuro: ha un suo gusto e un suo stile, ma non è esattamente divertente e spinge a stare fermi e aspettare. Penso che la natura del problema sia da trovare nel non aver modificato lo stile dei respawn: con questo stile di gioco sarebbe stato necessario anche adottare lo stile di respawn di Battlefield. In mappe così esposte è frustrante rinascere senza sapere dove siano i nemici, dove siano gli amici, spesso rinascendo all'aperto, in mezzo e venendo immediatamente falciati da qualche finestra o angolo buio.
La lentezza d'approccio avrebbe dovuto essere appaiata alla sicurezza dell'inizio.
C'era tutta una diatriba sull'assenza della mini mappa: non so dirvi se sia stata risolta o no. Io gioco solo a veterano, non ho mai avuto la mini mappa.
Altra rivoluzione: mappe e modalità di gioco saranno gratuite. Altra diatriba: questo è il Call of Duty con il più basso numero di mappe al lancio.
Non sono la persona adatta a parlare di questo gioco: sono troppo vecchio per dare la minima importanza ai problemi che attanagliano la gran massa dei giocatori.
Quando finisce la partita, non mi interessa se la squadra abbia vinto o perso: mi basta che le mie morti sia inferiori alle uccisioni.