Bloodstained - Ritual of the Night: dopo 25 ore di gioco (circa) e aver battuto tutti i boss opzionali completando la mappa al 100%, mentre comincio il lungo grind per spuntare tutta la item list, non posso fare a meno di pentirmi di non aver contribuito alla produzione di questo gioco.
...nei precedenti 4 anni, però, sono stato più che soddisfatto dalla mia lungimiranza.
Un po' di contesto: Koji Igarashi è il padre di Castlevania ed è stato il primo sviluppatore importante a mollare Konami per 'differenze artistiche' prima del più clamoroso caso di Kojima.
Bloodstained è stato sviluppato, almeno inizialmente, grazie a Kickstarter: la campagna iniziò nel 2005. I successivi quattro anni sono stati il classico progresso di notizie scoraggianti e ritardi tipici dei progetti di questo genere: il gioco sembrava condannato alla disperazione e alla rabbia online.
...invece, poco tempo prima dell'uscita ufficiale, Igarashi e i suoi amici rilasciarono un simpatico trailer con l'elenco di tutte le principali critiche (e anche qualche insulto) ricevuti nel corso dei precedenti quattro anni, o quanto meno dal rilascio dei precedenti trailer, e, come a suo tempo fece Mercedes, queste critiche sono state trasformate in punti di forza mostrando incredibili miglioramenti raggiunti in un minuscolo lasso di tempo.
Onestamente: il gameplay doveva già essere estremamente ben realizzato, quello che è stato fatto è l'applicazione di filtri per dare al gioco un aspetto decisamente migliore.
Tutto ciò detto.
Bloodstained è il Symphony of the Night 2 che non è mai stato.
Bloodstained è Symphony of the Night 2: ogni elemento di gameplay presente in quel capolavoro ritorna praticamente uguale qui. In più ci sono aggiunte ma è... è Castlevania.
E' il migliore Castlevania sia mai stato prodotto da Symphony of the Night.
Ci sono tanti dettagli incredibilmente affezionati: la mappa è uguale a quella di SoN, il dungeon a 8 bit supplementare è grazioso (ma Doom l'aveva già fatto prima), alcuni personaggi che 'ricordano' controparti di Castlevania sono una gioia. Ci sono anche tante cose meno buone: la versione che ho giocato io è quella '4 mesi dopo', la versione iniziale aveva qualche bug e problema. Adesso sono quasi tutti risolti, salvo qualche calo di frame rate durante un paio di boss battle con troppi attacchi ed effetti, salvo qualche bug nelle odiose sezioni sottomarine... niente di dirompente, ma fastidiosi.
Rispetto ai Castlevania, Bloodstained possiede più elementi rpg: c'è un complesso sistema di crafting, ci sono molti più oggetti e statistiche da tenere a mente, ci sono molte quest secondarie; il sistema di crafting è alla base della mia noia dovuta alla decisione di prendere il platino: non solo ci sono troppi oggetti, ma per averli tutti è necessario uccidere ripetitivamente tutti i nemici per raccogliere infiniti e random drop di materiali; inoltre, la presenza di tutti questi oggetti e modificatori di statistiche dà vita, come spesso succede, ad alcune build del personaggio che sono semplicemente imbattibili: già il livello di difficoltà iniziale non è alto, in più è possibile trasformare Miriam in un tank indistruttibile.
Giusto per darvi un'idea: in tutta la mia run 100% (livello di difficoltà normale), sono stato costretto a usare pozioni di cura solo nell'ultimo combattimento con l'ultimo boss opzionale... e probabilmente avrei potuto farne a meno, ma l'ho battuto subito la prima volta senza avere idea dei suoi pattern.
La storia è presente ma abbastanza inutile, le quest servono solo a costringere al crafting e al grinding.
Bloodstained è l'archetipo del perfetto Castlevania, pregi e difetti.
E' uno dei miei generi preferiti.
UPDATE: 31 ore, 12 minuti e 55 secondi per il platino e completare la item list.