Slay the Spire: è uno degli ultimi indie darling su pc. Arrivato su PS4 lo scorso Maggio. Naturalmente è un gioco maggiormente godibile su PC: aggiornamenti più rapidi e frequenti, mods e tutto il resto dei contorni quasi sempre non disponibili su console... salvo rare e apprezzatissime eccezioni come Dead Cells.
Slay the Spire è un brillante e innovativo cardbattler roguelike realizzato da un piccolissimo sviluppatore di Seattle, Mega Crit.
Si sceglie uno tra tre archetipi di personaggi e si 'scala' una torre un piano alla volta: ogni piano può essere una battaglia, una battaglia contro un elite, un posto per riposare, un negozio o un qualche evento con possibilità di bonus/malus. In cima a ogni sezione della Spire c'è un boss.
Se muori, riprovi.
A ogni run (all'inizio) si sblocca qualcosa: nessun upgrade permanente, questo è un roguelike serio, si parla di nuove carte o modalità o personaggi; più in alto sei morto nella run precedente, più scelte disponibili per un piccolo bonus iniziale saranno disponibili all'inizio della successiva.
Adesso non ricordo il numero preciso ma dovrebbero esserci un po' più di 280 carte disponibili: alcune di queste sono doppioni comuni tra i tre personaggi, altre sono uniche per il personaggio, altre sono uniche ma disponibili tra tutti e tre (o qualcosa del genere, devo ancora capirlo completamente).
E' abbastanza difficile ma non troppo, alla mia nona run sono arrivato in cima: chiaramente è una vittoria di Pirro. Arrivare in cima alla Spire dà la possibilità di sbloccare il successivo livello di difficoltà: si parte da Ascension 0 e mi pare di capire si possa arrivare fino a 20. Ogni livello successivo è reso più difficile da qualche modificatore, il livello di difficoltà possibile è esclusivo per il personaggio.
Io ho finito con il Defect, posso sfidare Ascension 1 solo con il Defect: per fare lo stesso con gli altri personaggi, dovrò prima raggiungere la cima con ognuno e via così.
Come i migliori di questo genere, Slay the Spire offre un'alternanza imprevedibile di run esilaranti e onnipotenti, e di run frustranti piene di sofferenza. L'elemento aggiuntivo delle carte rende il tutto un po' più casuale, con la possibilità di essere un po' più avviliti, ma il gioco è strutturato e organizzato talmente bene da non dare mai l'idea di essere condannati alla sconfitta fin da subito.
A volte si desidera un gioco lento, interrompibile, veloce a caricarsi, divertente e challenging: Slay the Spire è tutto questo e per console è una rarità.