Semiosis (Id, 2018): primo in una nuova serie 'Duology', secondo già scritto in uscita a Ottobre. Autrice esordiente (qualche storia breve e racconto), Sue Burke.
Si parla di hippie spaziali che, schifati dalla società Terrestre, partono per colonizzare un mondo abitabile e costruire la perfetta Utopia di equilibrio con la natura, armonia e felice operosità.
Sfortunatamente per loro, la Natura del pianeta paradiso è intelligente: tutta la fauna e la flora, specialmente la flora, è intelligente. I coloni scoprono presto che vivere in pace con la Natura è più complicato quando la Natura è in grado di rispondere, ha desideri e non è semplicemente sottomessa e passiva.
Due parole: Semiosis e Duology. Il nome della serie dipende dalla filosofia che guida la coesistenza tra la flora e gli umani: uguaglianza, mutualismo e parità tra le due specie.
Il nome del libro dipende invece dall'analisi che l'autrice cerca di compiere sulla difficoltà e soluzioni del comunicare tra specie diverse: costantemente nel corso della storia, gli umani si sforzano di imparare un modo per comunicare con le piante (e viceversa) e le altre specie più o meno indigene del pianeta (spoiler!).
Il libro è diviso in grossi capitoli circa dedicati a un personaggio come rappresentate di una generazione della colonia: la storia di questo primo libro copre il primo centinaio d'anni di vita umana su Pax (il ben augurale nome dato al pianeta).
Nello sviluppo della vicenda, alcuni capitoli sono il racconto in prima persona fatto dalle piante.
E' dura sperimentare con il linguaggio.
Sue Burke non è China Mieville.
Semiosis è un libro pretenzioso e un po' noioso che non offre straordinarie intuizioni in materia di linguaggio e world building, con personaggi alieni che si sforzano di sembrare tali ma risultano pateticamente umani.
Ci sono alcuni tentativi riusciti di mostrare la modificazione del linguaggio umano, del significato di alcune parole, in una comunità isolata in seguito a particolari eventi d'impatto globale... ma è molto poco rispetto agli alti bersagli mirati dall'autrice.
Non leggerò il secondo.