The Dark Forest (Heian senlin, 2008): l'edizione USA è del 2015 e non è tradotta da Ken Liu, ma la qualità non ne ha risentito.
E' il secondo libro nella trilogia Three Body di Cixin Liu.
Partiamo dalla storia: gli invasori alieni sono a circa 400 anni di distanza e questa informazione è diventata di dominio pubblico, comprensibilmente scatenando il panico tra la popolazione e tra i governi.
Il secondo libro comincia a 3 dalla conclusione del primo. La narrazione è più corale e comprende molti più personaggi rispetti al primo, alcuni di questi limitati a fornire espansioni ambientali inerenti a determinati passaggi del libro.
Gli alieni hanno occhi e orecchie puntate sulla Terra: possono vedere e ascoltare tutto, e hanno bloccato l'avanzata tecnologica umana. I governi della Terra si riuniscono e mettono in piedi l'iniziativa Wallfacer.
Quattro persone vengono scelte e vengono loro conferiti incredibili e quasi illimitati poteri per studiare e mettere in pratica piani contro l'invasione alinea. Solo la mente e i pensieri sono al riparo dagli alieni spioni, quindi i governi prendono un rischio e decidono di mettersi nelle mani di queste quattro persone.
Contemporaneamente inizia la produzione della Flotta Spaziale e la riorganizzazione di tutti gli eserciti in un corpo di difesa spaziale unito.
...e poi cominciano i problemi.
Il libro è diviso in 3 parti: la prima è dedicata all'avvio di tutta la situazione descritta prima, la seconda comprende un ridotto giro di anni successivi ed è descrive lo sviluppo e i primi problemi e insuccessi, la terza e conclusiva compie un salto 200 anni nel futuro circa.
C'è un protagonista principale, che è il Wallfacer cinese, ma anche gli altri 3 godono di tempo e pagine per raccontarne l'attività e i piani; altri capitoli raccontano la vita di persone comuni in questa Era di Crisi e come la società venga cambiata da questo unirsi costretto della popolazione umana contro un nemico comune. Altri capitoli ancora sono invece dedicati a 'burocrati e militari' di medio e alto livello all'interno dell'esercito cinese, e il loro modo di affrontare la trasformazione e, soprattutto, il tentativo di combattere ideologie della sconfitta e sostituirle con la fiducia nella vittoria.
...molti capitoli molto cinesi totalmente incentrati sulla politica del morale e la propaganda, vista attraverso una lente positiva e utilitaristica quasi inesistente da noi.
Internazionalmente, The Dark Forest è considerato un libro inferiore al suo predecessore.
La teoria comune alla base di queste critiche è la seguente: il successo del primo libro ha posto il povero Liu in una posizione di spotlight. L'uscita di un romanzo di fantascienza cinese all'estero, sostengono i critici, non era stato visto come un elemento problematico dagli organi culturali cinesi. L'enorme successo di quel libro ha sparato un riflettore sul suo autore.
Ricorderete: The Three-Body Problem è un romanzo che parla in termini molto poco gentili tanto della rivoluzione culturale, quanto del Partito e degli organismi di controllo ideologico cinesi.
Tutto questo in The Dark Forest non esiste: tutti i cinesi sono buoni e bravi, soldati pieni di coraggio e politici devoti... non è esattamente così, ma quasi.
I critici internazionali sostengono che i difetti di questo secondo libro siano in larga parte dovuti al suo essere stato filtrato e passato al setaccio da consulenti politici e ideologici cinesi.
E' comunque un buon libro con alcune idee interessanti, e non lo trovo così inferiore al precedente: nonostante sia un po' troppo lungo, un po' troppi personaggi e il terzo capitolo sia affrettato e poco convincente nella sua risoluzione.
Poche settimane fa è uscito nei cinema cinesi un film tratto da un racconto di Liu Cixin, the Wandering Earth: è stato un incredibile successo ed è già stato acquistato da Netflix per la distribuzione internazionale.
E' da qualche anno che si parla di un adattamento cinematografico di Three Body, ma la produzione del film venne sospesa per scarsa qualità. Adesso, dopo il successo di Wandering Earth, sembra che le cose si siano muovendo nuovamente.
The Dark Forest ha un finale inaspettato, un finale estremamente conclusivo che non sembra lasciar spazio al terzo romanzo. Sarà interessante vedere quale sia il tema del terzo libro, che comincerò a breve.
Bel libro, non quanto il primo.
SPOILER SPOILER SPOILER
Il titolo internazionale del libro, che non saprei dire se traduzione fedele dell'originale, rovina il grande colpo di scena della storia. Ancora prima di cominciare a leggere la prima pagina, sono andato a vedere se il titolo avesse un qualche particolare significato: Three Body Problem è una cosa vera, prima di essere il titolo del film. Ho dato per scontato fosse lo stesso anche in questo secondo: e infatti è il nome di una teoria scientifica. Letta la spiegazione in soldoni della teoria scientifica, il grande colpo di scena diventa un po' prevedibile.
Ci sono altre civiltà nello spazio e sono tutte malevole. Non ci siamo solo noi e gli invasori, ce ne sono altre che stanno nascoste e non vogliono essere scoperte, che se ne scoprono altre le distruggono a vista.
Il Wallfacer cinese 'scopre' questa teoria e usa la possibilità di rendere nota la posizione del pianeta originale degli alieni come minaccia per costringerli a negoziazioni pacifiche. Questo è il finale del libro.
Tutti e 4 i wallfacer hanno piani che comportano gradi sempre superiori di tradimento della razza umana: si tradisce la razza umana per salvarla. I piani degli altri 3 falliscono perché scoperti dagli alieni e resi pubblici, e quindi fermati dalla stessa società umana. Anche il piano dell'ultimo Wallfacer comporterebbe grande pericolo per la Terra, ma certa distruzione per Trisolaris... non viene scoperto fino all'ultimo, quindi pace.
C'è poi tutta una spiegazione sul fatto che gli alieni siano incapaci di mentire e di comprendere menzogne e finzione.
E' il secondo libro nella trilogia Three Body di Cixin Liu.
Partiamo dalla storia: gli invasori alieni sono a circa 400 anni di distanza e questa informazione è diventata di dominio pubblico, comprensibilmente scatenando il panico tra la popolazione e tra i governi.
Il secondo libro comincia a 3 dalla conclusione del primo. La narrazione è più corale e comprende molti più personaggi rispetti al primo, alcuni di questi limitati a fornire espansioni ambientali inerenti a determinati passaggi del libro.
Gli alieni hanno occhi e orecchie puntate sulla Terra: possono vedere e ascoltare tutto, e hanno bloccato l'avanzata tecnologica umana. I governi della Terra si riuniscono e mettono in piedi l'iniziativa Wallfacer.
Quattro persone vengono scelte e vengono loro conferiti incredibili e quasi illimitati poteri per studiare e mettere in pratica piani contro l'invasione alinea. Solo la mente e i pensieri sono al riparo dagli alieni spioni, quindi i governi prendono un rischio e decidono di mettersi nelle mani di queste quattro persone.
Contemporaneamente inizia la produzione della Flotta Spaziale e la riorganizzazione di tutti gli eserciti in un corpo di difesa spaziale unito.
...e poi cominciano i problemi.
Il libro è diviso in 3 parti: la prima è dedicata all'avvio di tutta la situazione descritta prima, la seconda comprende un ridotto giro di anni successivi ed è descrive lo sviluppo e i primi problemi e insuccessi, la terza e conclusiva compie un salto 200 anni nel futuro circa.
C'è un protagonista principale, che è il Wallfacer cinese, ma anche gli altri 3 godono di tempo e pagine per raccontarne l'attività e i piani; altri capitoli raccontano la vita di persone comuni in questa Era di Crisi e come la società venga cambiata da questo unirsi costretto della popolazione umana contro un nemico comune. Altri capitoli ancora sono invece dedicati a 'burocrati e militari' di medio e alto livello all'interno dell'esercito cinese, e il loro modo di affrontare la trasformazione e, soprattutto, il tentativo di combattere ideologie della sconfitta e sostituirle con la fiducia nella vittoria.
...molti capitoli molto cinesi totalmente incentrati sulla politica del morale e la propaganda, vista attraverso una lente positiva e utilitaristica quasi inesistente da noi.
Internazionalmente, The Dark Forest è considerato un libro inferiore al suo predecessore.
La teoria comune alla base di queste critiche è la seguente: il successo del primo libro ha posto il povero Liu in una posizione di spotlight. L'uscita di un romanzo di fantascienza cinese all'estero, sostengono i critici, non era stato visto come un elemento problematico dagli organi culturali cinesi. L'enorme successo di quel libro ha sparato un riflettore sul suo autore.
Ricorderete: The Three-Body Problem è un romanzo che parla in termini molto poco gentili tanto della rivoluzione culturale, quanto del Partito e degli organismi di controllo ideologico cinesi.
Tutto questo in The Dark Forest non esiste: tutti i cinesi sono buoni e bravi, soldati pieni di coraggio e politici devoti... non è esattamente così, ma quasi.
I critici internazionali sostengono che i difetti di questo secondo libro siano in larga parte dovuti al suo essere stato filtrato e passato al setaccio da consulenti politici e ideologici cinesi.
E' comunque un buon libro con alcune idee interessanti, e non lo trovo così inferiore al precedente: nonostante sia un po' troppo lungo, un po' troppi personaggi e il terzo capitolo sia affrettato e poco convincente nella sua risoluzione.
Poche settimane fa è uscito nei cinema cinesi un film tratto da un racconto di Liu Cixin, the Wandering Earth: è stato un incredibile successo ed è già stato acquistato da Netflix per la distribuzione internazionale.
E' da qualche anno che si parla di un adattamento cinematografico di Three Body, ma la produzione del film venne sospesa per scarsa qualità. Adesso, dopo il successo di Wandering Earth, sembra che le cose si siano muovendo nuovamente.
The Dark Forest ha un finale inaspettato, un finale estremamente conclusivo che non sembra lasciar spazio al terzo romanzo. Sarà interessante vedere quale sia il tema del terzo libro, che comincerò a breve.
Bel libro, non quanto il primo.
SPOILER SPOILER SPOILER
Il titolo internazionale del libro, che non saprei dire se traduzione fedele dell'originale, rovina il grande colpo di scena della storia. Ancora prima di cominciare a leggere la prima pagina, sono andato a vedere se il titolo avesse un qualche particolare significato: Three Body Problem è una cosa vera, prima di essere il titolo del film. Ho dato per scontato fosse lo stesso anche in questo secondo: e infatti è il nome di una teoria scientifica. Letta la spiegazione in soldoni della teoria scientifica, il grande colpo di scena diventa un po' prevedibile.
Ci sono altre civiltà nello spazio e sono tutte malevole. Non ci siamo solo noi e gli invasori, ce ne sono altre che stanno nascoste e non vogliono essere scoperte, che se ne scoprono altre le distruggono a vista.
Il Wallfacer cinese 'scopre' questa teoria e usa la possibilità di rendere nota la posizione del pianeta originale degli alieni come minaccia per costringerli a negoziazioni pacifiche. Questo è il finale del libro.
Tutti e 4 i wallfacer hanno piani che comportano gradi sempre superiori di tradimento della razza umana: si tradisce la razza umana per salvarla. I piani degli altri 3 falliscono perché scoperti dagli alieni e resi pubblici, e quindi fermati dalla stessa società umana. Anche il piano dell'ultimo Wallfacer comporterebbe grande pericolo per la Terra, ma certa distruzione per Trisolaris... non viene scoperto fino all'ultimo, quindi pace.
C'è poi tutta una spiegazione sul fatto che gli alieni siano incapaci di mentire e di comprendere menzogne e finzione.
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