One Cut of the Dead: commedia horror giapponese indipendente. Regista di cortometraggi più o meno ignoto, cast di attori completamente ignoti. E' l'ultimo darling della critica internazionale ed è un film geniale.
Dategli una chance.
E' un film costruito su più livelli narrativi che non possono essere spiegati senza rovinare la brillante intuizione dietro la loro struttura (ne parliamo dopo spoiler): abbiate pazienza la prima mezzora, e poi la seconda mezzora.
L'ultima mezzora porta tutto a compimento e ci si piega dalle risate mentre si resta ammirati dalla formidabile originalità del suo sviluppo.
...e pensare che l'idea base non è proprio così originale: un film su una troupe che realizza un film di zombie.
Su questa idea, One Cut of the Dead aggiunge un intero inception di livelli ulteriori. Il risultato finale è soddisfacente ai massimi e incredibilmente ingegnoso.
E' come un lunga barzelletta: una lunga introduzione, magari anche noiosa, che porta a una punchline da ko.
Raramente si trovano film così: la prima mezzora è una premessa per la seconda mezzora, questa prima ora diventa il senso e la preparazione per l'ultima, folgorante, mezzora che conclude il tutto.
E' tutto squisitamente organizzato, curato al minimo dettaglio: ogni cosa viene spiegata, ogni costa motivata, ogni cosa è occasione per una costruzione umoristica nuova e realmente spassosa.
A un certo punto ho dovuto mettere in pausa, sul finale, perché mia moglie è dovuta scappare via per un misto di pipì incontenibile (perché trattenuta) e asma da risate.
One Cut of the Dead è una commedia unica.
In Italia è stata immotivatamente chiamata Zombie contro Zombie. Non ha letteralmente senso.
SPOILER SPOILER SPOILER
Provo a spiegare: per il lancio di un nuovo canale tematico horror, la produzione ha deciso di realizzare uno speciale episodio televisivo di mezzora circa pieno di gimmick. Un cortometraggio su una troupe televisiva che gira un film di zombie per poi trovarsi davvero durante un'epidemia di zombie.
Nella prima mezzora vediamo lo speciale: quindi vediamo una troupe televisiva che filma un film e poi viene attaccata da zombie. E' tutto realizzato in un'unica ripresa (one cut appunto) e la telecamera che segue la scena è tenuta in mano da uno della troupe che prima film gli attori che girano il film e poi filma gli attori che scappano dagli zombie veri.
Nella seconda mezzora ci spostiamo un mese prima e vediamo la messa in pre-produzione dello speciale: non ci sono zombie veri, è la trama dello speciale a fingere che sia così.
La terza mezzora aggiunge un livello di ripresa ulteriore: vediamo come è stato realizzato tecnicamente lo speciale da un livello più indietro (o lontano). Invece di vedere, come nella prima mezzora, dalla prospettiva della telecamera della troupe; adesso vediamo la troupe che filma la troupe che finge di filmare lo speciale. Questa mezzora non è one cut, è normalmente montata per mostrare come tutti i tecnici, attori e altri si muovessero e cosa facessero nei momenti non ripresi dal one cut della prima mezzora... ed è ovviamente l'origine di tutto l'umorismo.
Ogni scena e momento strano della prima mezzora diventa comicamente chiaro, ogni momento della seconda mezzora si riflette in qualche modo in qualcosa che ha causato i momenti involontariamente comici della prima mezzora, che vediamo spiegati nella terza mezzora.
...come se non bastasse, nei titoli di coda vediamo la vera troupe cinematografica di One Cut of the Dead filmare la troupe che finge di filmare la troupe che finge di filmare lo speciale... che significa l'esistenza di ancora un altro livello con qualcuno che filmava la vera troupe cinematografica che filmava la troupe etc etc.
Gloriosamente geniale.
Dategli una chance.
E' un film costruito su più livelli narrativi che non possono essere spiegati senza rovinare la brillante intuizione dietro la loro struttura (ne parliamo dopo spoiler): abbiate pazienza la prima mezzora, e poi la seconda mezzora.
L'ultima mezzora porta tutto a compimento e ci si piega dalle risate mentre si resta ammirati dalla formidabile originalità del suo sviluppo.
...e pensare che l'idea base non è proprio così originale: un film su una troupe che realizza un film di zombie.
Su questa idea, One Cut of the Dead aggiunge un intero inception di livelli ulteriori. Il risultato finale è soddisfacente ai massimi e incredibilmente ingegnoso.
E' come un lunga barzelletta: una lunga introduzione, magari anche noiosa, che porta a una punchline da ko.
Raramente si trovano film così: la prima mezzora è una premessa per la seconda mezzora, questa prima ora diventa il senso e la preparazione per l'ultima, folgorante, mezzora che conclude il tutto.
E' tutto squisitamente organizzato, curato al minimo dettaglio: ogni cosa viene spiegata, ogni costa motivata, ogni cosa è occasione per una costruzione umoristica nuova e realmente spassosa.
A un certo punto ho dovuto mettere in pausa, sul finale, perché mia moglie è dovuta scappare via per un misto di pipì incontenibile (perché trattenuta) e asma da risate.
One Cut of the Dead è una commedia unica.
In Italia è stata immotivatamente chiamata Zombie contro Zombie. Non ha letteralmente senso.
SPOILER SPOILER SPOILER
Provo a spiegare: per il lancio di un nuovo canale tematico horror, la produzione ha deciso di realizzare uno speciale episodio televisivo di mezzora circa pieno di gimmick. Un cortometraggio su una troupe televisiva che gira un film di zombie per poi trovarsi davvero durante un'epidemia di zombie.
Nella prima mezzora vediamo lo speciale: quindi vediamo una troupe televisiva che filma un film e poi viene attaccata da zombie. E' tutto realizzato in un'unica ripresa (one cut appunto) e la telecamera che segue la scena è tenuta in mano da uno della troupe che prima film gli attori che girano il film e poi filma gli attori che scappano dagli zombie veri.
Nella seconda mezzora ci spostiamo un mese prima e vediamo la messa in pre-produzione dello speciale: non ci sono zombie veri, è la trama dello speciale a fingere che sia così.
La terza mezzora aggiunge un livello di ripresa ulteriore: vediamo come è stato realizzato tecnicamente lo speciale da un livello più indietro (o lontano). Invece di vedere, come nella prima mezzora, dalla prospettiva della telecamera della troupe; adesso vediamo la troupe che filma la troupe che finge di filmare lo speciale. Questa mezzora non è one cut, è normalmente montata per mostrare come tutti i tecnici, attori e altri si muovessero e cosa facessero nei momenti non ripresi dal one cut della prima mezzora... ed è ovviamente l'origine di tutto l'umorismo.
Ogni scena e momento strano della prima mezzora diventa comicamente chiaro, ogni momento della seconda mezzora si riflette in qualche modo in qualcosa che ha causato i momenti involontariamente comici della prima mezzora, che vediamo spiegati nella terza mezzora.
...come se non bastasse, nei titoli di coda vediamo la vera troupe cinematografica di One Cut of the Dead filmare la troupe che finge di filmare la troupe che finge di filmare lo speciale... che significa l'esistenza di ancora un altro livello con qualcuno che filmava la vera troupe cinematografica che filmava la troupe etc etc.
Gloriosamente geniale.
Posta un commento