Illang - the Wolf Brigade: nuovo, inaspettato adattamento della Kerberos saga di Mamoru Oshii. La storia del super corpo di polizia senza volto, spietato e disumano continua evidentemente a risuonare in Asia.
Illang è un remake diretto di Jin-Roh: non passa per il manga ma si appoggia al famoso anime del 1999.
...Illang è coreano.
E' l'adattamento live action coreano di uno dei più famosi anime giapponesi degli anni '90, a sua volta adattamento dell'opera originale della vita di Mamoru Oshii.
Mamoru Oshii è, naturalmente, uno dei più famosi registi giapponesi e uno dei più famosi registi giapponesi di anime. Celebrato per il suo immortale adattamento del Ghost in the Shell di Shirow (e altre cose).
The Wolf Brigade, la Kerberos saga è la sua opera originale. Esiste dal 1986: prima un radio drama (non lo sapevo) poi un film diretto da Oshii, poi un lungo manga scritto da Oshii e, da quello in poi, è più o meno sempre esistito in una qualche forma nel mercato giapponese.
Questo remake coreano è, però, il primo contenuto originale dal 2010. Per questo lo dicevo 'inaspettato', oltre al fatto di essere inaspettato che l'abbiano prodotto i coreani.
E' diretto dal noto Kim Jee-woon: uno dei principali registi coreani tra la fine dei '90 e i primi del 2000, recentemente un po' scivolato di carriera dopo una demenziale esperienza americana e alcuni insuccessi di botteghino.
Sembra ovvio immaginare il suo desiderio di tornare alla ribalta sfruttando un brand molto noto a livello di cultura popolare: i poliziotti corazzati con la maschera e gli occhi rossi da robot tipo terminator sono immortalati.
Illang è stato un gigantesco flop al botteghino coreano. All'estero è distribuito da Netflix.
E' stato un flop perché the Wolf Brigade, forse, non è così famosa? Perché erano 10 anni circa senza rilevanza pubblica? Perché tutti gli ultimi film del regista hanno circa fatto merda?
Boh.
Illang non è un brutto film, segue circa la trama dell'anime pur con due importanti differenze.
La prima è il setting: il film è ambientato in corea, non nel passato alternativo immaginato da Oshii, ma in un futuro alternativo dove le due Coree starebbero per riunificarsi come strategia difensiva contro le malvagie forze straniere che premono sui confini. L'intro vagamente politica anti americani, giapponesi, russi e cinesi è assolutamente priva di senso e serve ad aggiungere una ventina di minuti di troppo a un film già eccessivamente lungo.
La seconda differenza è il finale. Jin-Roh ha un finale drammatico e violento, concettualmente eccellente e talmente edgy da essere stato memorabile anche nel contesto della fine anni '90, oltre a essere perfetto nel contesto della storia. Illang ha un finale banale, melenso, privo di coraggio, offensivo verso il materiale originale e l'intelligenza degli spettatori.
Le scene d'azione sono piuttosto ben coreografate: alcuni combattimenti meglio di altri. In ogni caso non è criticabile dal punto di vista dell'azione, solo da quello della sceneggiatura, delle interpretazioni degli attori, del pacing, della durata, della regia, etc.
Non è un brutto film, è solo come tanti altri: Jin-Roh era riuscito a emergere e rendersi notabile proprio per il non essere come tanti altri; qui si è completamente fallito nell'adattare il suo elemento chiave.
SPOILER SPOILER SPOILER
Illang finisce bene. Il protagonista non uccide la donna, lascia la Wolf Brigade e tutti vivono felici e contenti.