Love+Sling: secondo irritante film orientale consecutivo. Dramedy coreano di questo anno.
Regista/sceneggiatore esordiente. Ruolo da co-protagonista per il veterano Yu Hae-Jin, accanto a giovani volti della televisione coreana che varrà la pena scrivere solo tra qualche film.
Ci sono due storie parallele e intrecciate che vedono per protagonisti un vedovo, il promettente figlio sportivo, la famiglia di amici e vicini (in special modo la figlia maggiore della famiglia).
La prima storia è un classico: il vedovo era un promettente sportivo che ha rinunciato alla carriera atletica per amore, per poi riversare tutti i suoi sogni sul figlio. Il figlio è un promettente sportivo in uno sport di cui gli frega poco e niente, si impegna solo per far felice il padre.
Il figlio è innamorato della figlia dell'amico del padre.
Fin qui tutto normale.
La figlia dell'amico del padre è innamorata del vedovo.
Questa situazione, all'inizio, origina tutta una serie di situazioni comicamente uncomfortable; ci vuole poco, però, perché il figlio cominci a crollare sotto la pressione dell'amore non corrisposto in uno dei peggiori modi possibili, e di una carriera sportiva indesiderata. Il film diventa presto drammaticamente fastidioso.
Aldilà del tema, niente del film vanta un particolare riguardo: è tutto medio.
SPOILER SPOILER SPOILER
Alla fine, la figlia va a vivere via dalla Corea. Il figlio abbandona lo sport. Il padre si mette a passare un po' di tempo per i cazzi propri.