A Hero Born - Legends of the Condor Heroes (射鵰英雄傳, 1957): quanto avrei voluto apprezzare, persino amare questo libro. Sfortunatamente l'idea del libro si è rivelata decisamente superiore alla realtà.
Questo volume è la prima traduzione inglese ufficiale del libro più diffuso in Cina (di uno scrittore ancora in vita). L'opera di traduzione è di Anna Holmwood, famosa traduttrice di testi cinesi, mentre la ricca operazione di marketing per la vendita in occidente è tutta farina del sacco di Amazon. 
Amazon vende questo romanzo come il 'signore degli anelli cinese'. 
Il testo originale è così complesso da non poter fare a meno di considerare la Holmwood una sorta di co-autrice per noi.
Cos'è?
Ah, è un sogno. No, davvero. E' il romanzo originale, primo in una serie di 12 divisi in 4 trilogie, dal quale sono stati tratti una serie infinita di wuxia cinematografici e televisivi, manhua, altri libri, cartoni animati e altro. E' il prodotto d'intrattenimento più influente nella cultura cinese. 
E' un romanzo di arti marziali che potrebbe tranquillamente essere definito fantasy, ma non per la presenza di mostri o creature mitiche, solo per il livello delle arti marziali. Immortalità, volo, poteri di vario genere. 
La storia complessiva è generazionale a partire dalla fine dell'impero Song nel circa 1200 cinese, svolgendosi per un secoletto e forse qualcosa di più nel corso dei libri successivi. 
Inizialmente pubblicato a puntate su un quotidiano, è l'esatto corrispondente cinese della nostra letteratura d'appendice (per questo motivo, nel corso del testo, spesso si trovano buffi riassunti di fatti accaduti poche pagine prima).
L'adattamento cinematografico più famoso è certamente Ashes of Time di Wong Kar-wai, che però non è una diretta trasposizione di questo romanzo... e ovviamente The Eagle Shooting Heroes. 
Personalmente, anche questo non un adattamento del primo ma del terzo romanzo, il dvd di Le Sette Spade della Vendetta (Kung Fu Cult Master) l'ho consumato per quante volte l'ho visto.
Questo primo libro è un lungo prologo: i personaggi principali della prima trilogia entrano in scena praticamente a metà, e tutta la prima parte del libro è dedicata al racconto di come siano stati concepiti, sotto quali circostanze e con quali conseguenze all'interno del mondo della arti marziali. 
La Cina di allora era un paese debole con un imperatore fantoccio e burocrazia malvagia, costantemente minacciato a nord dal più potente ed emergente impero 'mongolo' (diciamo così, uno dei personaggi è il futuro grande Khan). 
In questo contesto artisti marziali patrioti combattono per difendere l'onore e la patria. 
Questi patrioti sono spesso combattuti internamente dai corrotti burocrati cinesi in combutta con i mongoli. 
...sto molto semplificando. 
Due di questi patrioti vengono uccisi lasciando due vedove incinte... per una serie di motivi un po' scemi, alcuni maestri di arti marziali si sfidano con una super scommessa. Un gruppo alleverà il figlio di uno dei patrioti, l'altro gruppo alleverà l'altro. Quando i due avranno compiuto 18 anni si sfideranno a duello così decidendo quale dei due gruppi sia migliore e dominante nel mondo delle arti marziali. 
...sto super molto semplificando. 
Questo primo libro finisce, mi rifiuto di considerarlo spoiler essendo il primo in una serie di 12, con i due protagonisti (in realtà è 1 protagonista e un protagonista per assenza) che si dirigono/incontrano per l'imminente duello. Me lo sono già dimenticato, credo che il libro si interrompa un paio di giorni prima della data prefissata. 
Ci sono decine e decine di personaggi. Ci sono descrizioni di combattimenti marziali che sono all'origine di una ricchissima tradizione cine-televisiva a HK e in Cina, che tutti abbiamo visto e sono composti da super mosse, tecniche segrete e fisica violata. 
La caratterizzazione dei personaggi è spesso stupida, imbarazzante e totalmente antiquata. 
Questo è seriamente il problema centrale: quando alla fine degli anni '80, inizio '90 ci trovavamo a guardare Duello al Tempio Maledetto, piuttosto che The Blade o il succitato Sette Spade della Vendetta, il fatto che i protagonisti fossero scemi, parlassero in modo assurdo e in generale si comportassero come idioti non suscitava particolare scalpore, anzi era uno dei motivi di divertimento delle storie... perché sostanzialmente le abbiamo sempre viste come parodie, non tutte ma certamente molte. 
Non è Hero, non è Crouching Tiger Hidden Dragon. 
Questa è una storia di 61 anni fa realizzata per consumazione ultra popolare, i personaggi sono stereotipi folk per l'apprezzamento dal basso, ridicoli e giganteschi nelle loro emozioni e lotte.
Non è molto diverso da noi: la letteratura d'avventura per anni è stato un prodotto da consumarmi al chilo, senza velleità artistiche, perfettamente assimilabile agli harmony (salvo casi notevoli, bla bla); qui è uguale e non voglio dire che sia disprezzabile, ma certamente non è il tipo di narrazione matura e consapevole capace di attrarre e soddisfare il suo target. 
Sì, perché questo sarebbe un romanzo davvero come lo Hobbit da far leggere ai ragazzini a scuola; però è un prodotto assolutamente di nicchia che sarà acquistato solo o per lo più da... persone come me.
Non credo che 'il signore degli anelli cinese' possa essere davvero la linea di marketing capace di far apprezzare questo romanzo al grande pubblico, soprattutto non credo che dopo aver provato a leggerlo il grande pubblico possa essere interessato all'acquisto del secondo. 
Comprerò sicuramente anche il secondo e tutti i successivi, ma lo farò soprattutto per supportare l'iniziativa: sia mai che possano arrivare in inglese anche i testi più moderni del genere. 
A Hero Born è un prodotto straordinariamente di nicchia: non molto divertente, abbastanza noioso, faticoso da leggere e comprendere. 
E' una pietra miliare della cultura dell'intrattenimento asiatico.