The Tick (Amazon): vediamo un po'. Secondo tentativo di portare il personaggio dei fumetti creato da Ben Edlund nel mondo della televisione dal vivo, dopo l'esperimento infelice con Patrick Warburton del 2001, a provarci questa volta è il sig. Bezos.
Produzione originale Amazon, la prima stagione di 12 episodi è stata divisa in 2 cour resi disponibili rispettivamente il... in realtà il pilot è stato reso disponibile in agosto del 2016, gli episodi 2-6 nell'agosto del 2017, gli episodi 7-12 oggi. Beh, ieri tempo che scrivo questo post.
Sì, ho fatto di nuovo quella binge thing dei giovani, ma gli episodi di The Tick durano 20 minuti e non è stato un gran sforzo vederne 6 in un pigro venerdì di neve.
E' probabile che pochi abbiano letto il fumetto di The Tick, ma penso che chiunque abbia visto almeno un episodio o due della fortunata serie animata. Meno di pochi hanno guardato la serie con Warburton.
In ogni caso: The Tick è super forte e circa indistruttibile, è anche stupido e sa poco e niente del proprio passato. Ama i monologhi. Co-protagonista delle sue storie è Arthur, eroe per caso con una tuta volante.
E' un personaggio essenzialmente comico.
Rispetto alla serie del 2001, quella di Amazon è meno comica e più surreale, il budget è decisamente più alto senza però essere lontanamente al livello di American Gods, per dire.
The Tick è interpretato da Peter Serafinowicz, lo avete visto e sentito, non lo sapete ma è così; Arthur è interpretato da Griffin Newman... no, lui non l'avete né visto né sentito. L'unico attore effettivamente famoso è Jackie Earle Haley nel ruolo del super villain The Terror, nemico ricorrente di tutta questa prima stagione.
A dirla tutta ci sarebbe un altro attore circa famoso, Brendan Hines qui nella parte del Superman locale, un tempo gregario di Tim Roth in Lie to Me.
La serie è stata circa apprezzata da un piccolo gruppo di geek online, non è certamente il tipo di prodotto capace di attrarre masse di spettatori afflitti dal morbo delle serie ad alto budget con zombie e sesso: qui bisogna saper apprezzare l'assurdità e la scherzosità della sceneggiatura, la volontaria amatorialità visiva che sembrerebbe suggerire una produzione Troma piuttosto che le patinate di Amazon.
Proprio per questo motivo, nonostante la voce e la presenza fisica di Warburton rimarranno sempre le mie preferite, questa serie è un tesoro da curare e diffondere, da far vedere agli amici e supportare per consentire e proteggere quel minimo di diversità nel mondo.
Una seconda stagione è in programma a un certo punto nel 2019, 10 episodi.