Kill la Kill: alla fine è un mescolone di Fortified School e Gurren Lagann passato attraverso il setaccio del decostruzionismo delle maghette (identico a quello dei supereroi anni '80) che va per la maggiore negli ultimi anni.
...ah sì, mi sono guarda questa molto sopravvalutata serie del 2013. A suo tempo la interruppi dopo il terzo o quarto episodio.
In queste settimana sono anche io vittima della nerd-frenziness, assolutamente nerd e non geek, relativa a Darling in the Franxx, e quindi sono andato a recuperare la prima serie Trigger di Imaishi/Nakashima post-Gainax.
Scuola, tirannico consiglio studentesco, studente trasferito, super poteri. Il setting è assolutamente base.
Lo sviluppo narrativo segue invece l'escalation fuori di testa di Gurren Lagann: sempre di più, sempre più assurdo, melodrammatico all'estremo, comico all'estremo, alla ricerca di sempre maggiore assurdità cosmica.
Il gimmick sono studenti e studentesse che indossano vestiti magici che potenziano e trasformano.
Le ragazze hanno trasformazioni simil maghette, ma con geyser di sangue; i ragazzi, almeno alcuni (almeno 1) hanno trasformazioni chiaramente reminescenti dei megaborg di Daitarn 3.
Tre fazioni: la malvagia super multinazione del fashion che veste mezzo pianeta e vuole che gli esseri umani si assoggettino ai vestiti; il guerrilla corps chiamato Nudist Beach che, ovviamente, vogliono che l'umanità sia libera dai vestiti; la protagonista e la sua marinaretta senziente che vogliono che tuffi vivano felici in armonia... in realtà vogliono distruggere tutto ma in sostanza il senso è quella della terza via.
Kill la Kill dura troppo: 24 episodi di combattimenti tutti uguali possono rendere anche l'hot blood palloso dopo un po'; 12 sarebbero stati pochi e il successo della serie ha sicuramente premiato la scelta, ma. L'ho vista in 3 giorni dire, forse 4, ma ho fatto quella cosa che va molto di moda che sembra nessuno avesse mai fatto prima di Netflix (e invece sì), tanto che adesso ha anche un nome.
Probabilmente avrei apprezzato di più a guardare un episodio la settimana, magari anche ogni 2 settimane.
E' pur vero che uno dei motivi di grande successo di Kill la Kill risiede nella geniale exploitation del fan service: se le protagoniste non fossero mezze nude tutto il tempo, se la regia non avesse scelto di cavalcare il fan service come neppure ai tempi di Agent Aika, oggi non ci sarebbero una teoria infinita e profusione di figurine, nel senso di figures, più o meno erotiche a tenere vivo l'interesse perverso dello spettatore nipponico medio.
Recentemente è uscita una figurina, appunto, che è particolarmente emblematica: mostra la protagonista, Ryuuko sostanzialmente nuda mentre si copre con Senketsu (senza indossarlo) e con quella tipica espressione timida da hentai prima del sesso. Ecco. Visivamente il personaggio è quello della serie, ma la Ryuuko della serie non è una tsundere e la timidezza non è certo il suo aspetto caratteristico: il personaggio è visivamente quello ma è abusato per soddisfare il triste onanista nipponico.
NOTA: 'onanista' secondo il dizionario non vorrebbe dire masturbatore, nonostante sia chiaramente l'accezione corrente; un onanista propriamente detto è praticante del coitus interruptus. TIL LOL IDK.
SPOILER SPOILER SPOILER
Senketsu muore nell'ultimo episodio. Le due protagoniste sono sorelle.