The Heart of What Was Lost (Id, 2017): eccoci qui. Qualche giorno fa ho letto la sconcertante, attesa notizia che Terry Brooks sarebbe intenzionato a dire addio per sempre a Shannara... dopo un'ultima serie naturalmente. Qui invece abbiamo l'inaspettato (?), molto pubblicizzato ritorno di Tad Williams al mondo di Osten Ard.
Abbiamo già toccato l'argomento parlando della serie urban fantasy di Bobby Dollar.
Osten Ard e Shannara sono le due serie fantasy che hanno definito un certo periodo della mia vita, non solo da lettore, letteralmente della mia vita.
Il finale della Torre dell'Angelo Verde è il modello che ancora oggi definisce il mio apprezzamento per i finali delle storie, specialmente nei riguardi delle vicende romantiche.
E' importante per me. Infatti mi ci sono voluti circa 6/7 mesi per decidermi a leggere questo libro.
Che cos'è questo libro? E' un assaggio e una via di mezzo: innanzitutto non è, narrativamente parlando, il primo libro del nuovo ciclo; si tratta di un modo furbo per espandere e riscrivere certe idee legate al finale della serie originale, porre le basi per la nuova.
Questo libro inizia poco dopo la fine dell'Angelo Verde. Le forze del male sono state sconfitte, lo Storm King è stato battuto.
Nel 1993, se battevi il capo dei cattivi, il resto dei cattivi era accettato svanisse nel nulla e il sole tornasse a splendere sulla Terra. Nel 2017 siamo un po' più smaliziati e se il capo dei cattivi viene sconfitto, i suoi mille mila soldati e discepoli non svaniscono nel nulla: bisogna dargli la caccia ed eliminarli uno a uno per impedire che possano tornare a dar noia, un domani.
Le forze del bene hanno trionfato, i nostri protagonisti si godono la vittoria.
Le forze del bene hanno trionfato, mentre i nostri protagonisti si godono la vittoria (e altro), alcuni dei non protagonisti si dedicano all'eliminazione sistematica delle rimanenti forze nemiche.
Il primo impatto con il libro è negativo. Lo voglio dire subito.
Williams ha scritto una prefazione e una dedica: le ha scritte davvero lui? Le ha scritte un altro? Non importa: il primo paragrafo dei due testi è sostanzialmente lo stesso. Nessuno si è preso la briga di controllare, riscrivere, rimaneggiare. E' una piccola svista, ininfluente sulla storia.
E' una flag che questa potrebbe davvero essere solo una brutta operazione commerciale come le reunion dei gruppi musicali, senza arte, solo perché i soldi sono finiti e i progetti successivi al grande successo non sono stati adeguati a mantenere lo stile di vita.
Lo stile narrativo di Williams è molto cambiato, già discusso per Bobby Dollar è qui più evidente per l'ovvio confronto diretto: la percezione del fantasy è molto cambiata negli ultimi anni, moltissimo negli ultimi 20. Ciò che una volta veniva essenzialmente mirato a un pubblico giovane, oggi è più probabilmente letto da quegli stessi che erano giovani allora, oggi non più.
La guerra raccontata in questo libro è molto più dark che epic: si muore male e si muore per poco o nulla.
Il testo è raccontato alternando senza un particolare sistema 4 prospettive, 2 per parte combattente: dal lato degli umani, ci sono la prospettiva dei leader dell'esercito inseguitore/assediante e quella dei soldati più semplici e inutili di tutta la compagine; dalla parte degli inseguiti, ci sono la prospettiva dei leader e il racconto degli eventi realizzato da uno storico 'tempo dopo'.
Il tutto dura circa 200 pagine: ci sono 3 assedi progressivamente più impegnativi.
La conoscenza dei libri precedenti non è assolutamente necessaria ma abbastanza richiesta, specialmente per comprendere i riferimenti fuori campi inseriti da Tad per rispolverare un po' di world bulding.
E' un buon libro, ben scritto e promettente per il futuro. Il primo libro della nuova serie è uscito da poco, devo ancora prenderlo, lo farò sicuramente.
SPOILER SPOILER SPOILER
Non molto da dire: il duca Isgrimnur è all'inseguimento di un gruppo di Norn superstiti. C'è un primo assedio, gli assediati riescono a fuggire con l'aiuto dell'ultimo super generale Norn. Gli umani inseguono e arrivano nei territori del grande nord. Primo assedio temporaneo e secondo grosso assedio alla città sacra/capitale dei Norn.
L'assedio finisce con i Norn che i autoseppelliscono sono tonnellate di roccia tagliandosi fuori dal mondo esterno, nascondendosi nelle viscere della loro montagna. Gli umani se ne vanno.
Tutto rimandato. L'unica morte importante è quella del super generale.