Disgaea 5 - Alliance of Vengeance: 88 ore e 14 minuti per concludere la storia e iniziare il post game, personaggio principale (Killia) a livello 174, 47% dei trofei acquisiti.
E' il primo gioco della serie Disgaea che ho la possibilità di giocare dall'inizio alla 'fine': avevo giocato i primi su PS2 ma senza mai concluderli, niente PS3. Sono sempre stato parzialmente fermato dall'aspetto visivo: il super deformed mi piace con i robot, non con i personaggi.
E' anche il primo gioco di ruolo giapponese che mi capiti di amare da tantissimo tempo.
Disgaea 5 è come Witcher 3, come Bloodborne e come molti pochi altri giochi come loro: un gioco che vale il suo prezzo, che fa vergognare ogni altro gioco con lo stesso prezzo per la quantità e la qualità dei contenuti.
88 ore e 14 minuti, livello 174 su 9999, una tale quantità di contenuti post game da essere (quasi, non lo so devo vedere) pari alla storia principale. Parliamo certamente di grinding ma è fatto in modo straordinariamente intelligente ed è realizzato con un tale numero di cheat e backdoor comprese dagli stessi sviluppatori da consentire di ottenere risultati eccellenti con un minimo di dedizione e pianificazione.
E' uscito il 16 di ottobre in Europa, quasi un mese di gioco, è stato causa di più di una discussione con la Convivente: Disgaea richiede intenso e costante utilizzo di materia grigia da parte del giocatore, non è il giochino che si fa e intanto si può chiacchierare o pensare al lavoro. Disgaea richiede massima concentrazione durante le battaglie per utilizzare tutte le unità nel modo ottimale, richiede un abuso di concentrazione durante le fasi gestionali tra una battaglia e l'altra per la mole sconsiderata di personaggi e attività contemporaneamente perseguibili.
Non puoi giocare a Disgaea compiutamente e ascoltare qualcuno che ti chiede qualcosa: da qui le discussioni. Ho giocato molto, non ho fatto caso ad altro intorno a me.
Più che Witcher o Bloodborne, perché l'aspetto manageriale è semplicemente debordante.
Dunque, Disgaea è una serie di strategici a turni dal design ammiccante nipponico, grafica super colorata in stile anime, infinità profondità di gameplay.
Il giocatore controlla fino a un centinaio di personaggi, ma (in questo quinto capitolo, sesto assoluto, almeno) solo 10 contemporaneamente sul campo di battaglia: il turno non funziona come nei classici giochi del genere. Si devono registrare tutte le azioni delle proprie unità, poi schiacciare un tasto per vederle eseguire tutte in una volta. Si può correggere, ma solo prima di eseguire, o non eseguire tutte le azioni insieme, perdendo però effetti combo e moltiplicatori di danno. Ciò fatto, si schiaccia un altro pulsante e il turno finisce. E tocca agli avversari.
Un livello 174 e alleati circa simili vanno più che bene per finire il gioco senza mai perdere, il post game è tutta un'altra cosa, puntare a prendere tutti i trofei è tutta un'altra cosa.
Disgaea è una serie che mira over the top: il mio personaggio a 174 possiede quasi 10.000 punti in tutte le sue statistiche; nel post game ci sono nemici che hanno 10.000.000 di punti nelle stesse statistiche. Si possono portare i propri personaggi a livelli di potere sufficienti a batterli, anche a massacrarli, ma bisogna lavorarci con dedizione e, come dicevo sopra, utilizzando tutti i metodi previsti dagli sviluppatori per ottimizzare il grinding.
Un inventario di migliaia di oggetti, loot continuo e costante, la possibilità di potenziare gli stessi oggetti in modi diversi e 'infiniti'; la possibilità di modificare le abilità dei personaggi, aggiungerne altre, sostituirne alcune, potenziarne o anche indebolirne; sequenze di combo, attacchi speciali combinati, oggetti, buff e debuff, status, attacchi d'area, super abilità, revenge gauge... non ha la portata dei war games più complicati e realistici, ma Disgaea non delude di certo sulle potenzialità del gameplay.
...e il contorno è magnifico: gli amici di Nippon Ichi Software sono degli artisti, ogni personaggio è squisito, le animazioni sono deliziose, gli ambienti sono carichi di dettagli e c'è quella straordinaria attenzione per le piccole cose che fanno grandi titoli come Bloodborne, o Fallout.
Il quadro che cambia nella stanza di Seraphina, me ne sono accorto dopo non so quanto.
Tra una battaglia e l'altra, i personaggi vivono in un hub completo di negozi, npc, e dove si concentrano tutte le altre possibilità del gioco.
C'è l'item world, sorta di dungeons randomizzati per potenziare gli oggetti; c'è il chara world, sorta di gioco dell'oca per potenziare i personaggi; ci sono quest secondarie e una certa misura di crafting; c'è un cheat shop e c'è un'assemblea dove proporre leggi da far approvare per modificare ed espandere il gioco.
Ci sono veramente troppe cose, nessuna di troppo.
Chiaramente Disgaea non piacerà, o piacerà meno, a chi non sia un minimo aperto ed edotto di cultura pop giapponese: i riferimenti pop sono molteplici, frequenti e costanti. Ci sono armi i cui nomi ricordano personaggi di cartoni animati, ci sono animazioni di attacchi che ricordano momenti di cartoni animati... il Gravity Hammer mi ha entusiasmato e commosso. Disgaea non ricorda solo i trend più recenti, come Attack on Titan, ma dedica molto spazio anche noi delle generazioni precedenti.
NOTA: il primo Disgaea sta per uscire su Steam.
La storia di Alliance of Vengeance non è certo originale o particolarmente ben scritta, è la tipica storia giapponese con un boss cattivo e una serie di eroi semi-drammatici che si ergono a combatterlo: ci sono però tutta una serie di elementi a migliorare questa impostazione classica, banale sarebbe offensivo. I personaggi sono ben caratterizzati, seppur classici; i dialoghi brillano di uno stile così genuinamente giapponese da essere vivamente apprezzabili e vivaci; il doppiaggio è di alto livello, le interpretazioni danno vita alle scene. La surrealtà e l'assurdità dell'univeso in cui vivono è eccentricamente gradevole e carismatico.
I miei propositi sono i seguenti: andare avanti nel post game, provare a prendere tutti i trofei; compare il season pass e scaricarmi tutti i dlc (troppi). Aspettare ansiosamente Disgaea 6.
UPDATE: devo per forza segnalare due fantastiche reference che ho trovato continuando a giocare, una pistola fatta a Space Battleship Yamato e un attacco (Sword Inferno) che è Unlimited Blade Works.