Nemesis Games (Id, 2015): quinto libro per la serie The Expanse dei nostri amati James SA Corey.
Il quarto libro, ricorderete, era stato un po' debole e aveva segnato la fine della lunga luna di miele tra gli autori e il pubblico: è qui ben evidente il desiderio di reagire e rinvigorire la serie.
...anche perché.... anche perché la serie tv sta per cominciare e non si può certo lasciar morire la serie proprio in questo momento.
Ecco perché Nemesis Games è un libro piuttosto diverso dai suoi predecessori.
Secondo la continuity interna, i 4 libri si sono svolti in un lasso di 6 anni e 6 anni di avventure hanno finalmente chiesto il conto da pagare tanto alla Rocinante quanto alla sua crew: fermi a Tycho Station per riparazioni alla nave che richiederanno mesi, il passato raggiunge tutti i membri dell'equipaggio (solo 3 in realtà... di più tra poco) costringendoli a rivedere se stessi e il proprio ruolo nell'universo.
Per la prima volta, in Nemesis Games non ci sono altri personaggi/voci: tutto ruota intorno a Holden, Naomi, Alex e Amos; nonostante la presenza di un gigantesco evento cosmico, il libro è chiaramente un passo laterale, uno stop alla macronarrazione per riaffilare i coltelli e riacchiappare tutta una serie di fili persi per strada. Succede qualcosa di grosso nel libro ma è quasi un afterthought, tutto ruota intorno ai nostri eroi.
In tutti i libri precedenti ho sempre lamentato la presenza di personaggi inutili, questo cambiamento è certamente ben voluto e riuscito.
E' anche, sfortunatamente, la prima volta che i due autori compongono una sceneggiatura così rozza e prevedibile.
La Rocinante è ferma, BAM!, tre personaggi su quattro ricevono motivi per abbandonare il gruppo e partire in quest personali. Alex torna su Marte, Amos sulla Terra, Naomi... tutti ugualmente per sciogliere nodi del passato.
Holden rimane su Tycho, è l'unico a non avere un passato in agguato e l'unico di cui sappiamo già tutta la backstory.
E' un espediente davvero bruto, ma non bruto quanto l'immediata e palese evidenza di come le 4 storie andranno a incrociarsi prima della fine del libro.
Un altro esempio di come la sceneggiatura di Nemesis Games sia stata sacrificata all'altare della funzionalità, sfruttata fino all'ultimo per modellare un nuovo e rapido status quo da cui far partire una nuova e, speriamo, migliore macrostoria, è l'aggiunta telefonata di nuovi personaggi protagonisti.
A inizio libro, Naomi e Holden parlano del fatto che sarebbe necessario arruolare altri membri, BAM!, a fine libro ce ne sono due in più... e sono due vecchie conoscenze.
Sullo sfondo, una fazione estremista dell'OPA (aiutata, si vedrà, da una fazione estremista di un'altra delle tre grandi potenze) lancia un pazzesco multi-attacco terroristico contro tutto e tutti, ristrutturando radicalmente nel tempo di un libro tutto quanto avevamo imparato a dare per scontato nel corso degli altri quattro.... anche qui si potrebbe commentare su una certa forzata stonatura.
La Protomolecola è dimenticata in questo libro... oppure no? No, c'è un vaghissimo accenno pieno di conseguenze.
Trovo sia quasi impossibile giudicare onestamente Nemesis Games: l'intenzione degli autori di utilizzarlo per rinfrescare la serie apportando radicali cambiamenti tanto alla narrazione quanto al narrato è chiara, nasce da una reale necessità, risponde correttamente alle critiche ma assume la forma di un gigantesco monoblocco da bowling tirato addosso a birilli accuratamente posizionati per 6 anni.
Il libro inizia e finisce praticamente nella stessa posizione: un moto circolare centrifugo che spara in giro una serie di nuove trame, chiudendone nessuna. E' il primo libro della serie a essere totalmente senza finale.
Prossimo libro, Babylon's Ashes, previsto per il 2016 e, probabilmente/largamente, ambientato su Medina Station.