Inside Out: il nuovo film Pixar è una gran delusione. Io e la Convivente siamo forte tra i pochi esseri umani a pensarla così.
E' probabilmente il mio secondo peggiore film Pixar, subito dopo Up. Guardacaso, giuro non lo sapevo prima di guardarlo, sono entrambi dello stesso regista: Pete Docter..... che poi è anche quello di Monster, Inc. che mi piacque.
Troppo per famiglie, troppo per bambini e genitori.
Tecnicamente infeiore ai precedenti. Guardacaso, e giuro di non aver saputo manco questo prima di guardarlo, ha il budget dichiarato più basso per un film Pixar da Ratatouille del 2007.
Tutti i film nel mezzo, compresi dei seguiti 'sicuri' come Toy Story 3/Cars 2/Monster 2, hanno avuto budget più elevati.
Tecnicamente è banale priva di quelle sorprendenti innovazioni visive che tutti i film originali (non seguiti) di Pixar hanno sempre costantemente lottato per possedere e mostrare al pubblico.
Adesso non vorrei lasciarmi andare a una troppo vasta esagerazione ma Inside Out sembra un film per l'home video rispetto, tanto per dirne uno, alla sontuosa tecnologia di Brave.
Inside Out è un film volgarmente educativo: i protagonisti del film sono personificazioni delle emozioni primarie (secondo gli autori) presenti nel nostro cervello, collaborano/lottano per il controllo del cervello. Il cervello è a sua volta rappresentato come un mondo composto da tante graziose trovate: ci sono isole a tema caratterizzate da i tratti principali della personalità, c'è un treno di pensieri che le attraversa, c'è la memoria a lungo termine e un memory dump, c'è il mondo dell'immaginazione e quello dei sogni, l'inconscio, etc etc.
Non sono un esperto ma non ritengo gli autori si siano serviti di una qualche precisa teoria psicologica, abbiano fatto piuttosto una cosa di buon senso finalizzata a rappresentare a bambini e adulti il fenomeno della crescita.
In pratica tutto il film gira intorno alla 'lotta' tra Gioia e Tristezza, dove Gioia ha comandato il cervello della circa-protagonista fino agli 11 anni e adesso si trova ad affrontare una crisi senza precedenti perché, crescendo, le emozioni perdono quella consistenza assoluta per diventare.... tenetevi forte... dolce-amare e lasciare molto più spazio alla tristezza.
In questo senso è difficile decidere cosa pensare dei brevi scorsi dati dal film nei cervelli di altri protagonisti del film: la madre è comandata da Tristezza, il padre da Rabbia.
E' una costruzione molto carina da vedere nel trailer, dove per altro vengono mostrate tutte le scene migliori, ma diventa progressivamente più lacunosa e senza senso con il progredire del film.
Film dedicato ai genitori spaventati per non riuscire più a capire i propri figli, e ai figli atterriti dall'accorgersi di non amare più i propri genitori... ah, giusto. Amore.
Non c'è Amore tra le emozioni primarie rappresentate da Docter: c'è paura, c'è disgusto, c'è rabbia ma niente Amore perché l'amore è una cosa pericolosa di cui non si parla mai con i bambini e che terrorizza i genitori.
Inside Out è il film Pixar che più di tutti mostra la nuova e definitiva influenza Disney nel processo produttivo. Considerato il devastante successo del film, dubito rivedremo la Pixar di una volta.