Beyond the Brick - a Lego Brickumentary: documentario autorizzato sulla storia della società Lego e una panoramica dei fenomeni culturali e artistici ispirati ai mattoncini Lego.
Il documentario è realizzato e diretto in modo standard, senza elementi artistici, salvo la presenza di brevi inserti 'comici' realizzati in stop animation con una mini-figure Lego come narratore.
Tutto comincia con un umile carpentiere danese a metà del '900, una pressa per plastica, un impero commerciale nella forma della seconda società di giochi più potente al mondo (l'unica con un 'unico' prodotto).
Non è un film dedicato al lato oscuro del Lego, non ci sono storie di droga tra executives, bambini morti per aver ingoiato un mattoncino di troppo, ex-dipendenti abusati o cause penali... non so neppure se ci siano o siano successe cose del genere. Questo è un documentario positivo e allegro su quanto sia bello lavorare alla Lego e quanto sia bello il Lego.
L'unico momento triste è il racconto del quasi fallimento agli inizi del 2000 e di come la società si sia salvata grazie e abbia da allora abbracciato le idee scaturite dalle tante community sparse per il mondo.
Artisti che lavorano con il lego, i film e i videogiochi, i set basati su franchise, le varie BrickCon, Brick Fair, Brick qualcosa; progetti giganteschi per il Guiness dei record; film in stop motions su youtube, le costruzioni Lego per aiutare bambini con disabilità sociali o psicologiche, mattoncini Lego immortalati in ogni angolo del mondo compreso una navicella spaziale della Nasa.
La struttura narrativa cerca di offrire un po' di brio portando avanti più storie esemplari contemporaneamente, saltando da una all'altra... 'brio' non è certamente il risultato ottenuto.
Beyond the Brick è curioso e interessante anche per chi non sia mai stato un fan delle costruzioni, comunque abbiao tutti avuto per le mani almeno una volta un set di Lego o qualcosa con il marchio Lego sopra; non è un documentario memorabile o intelligente, offre un minimo di conoscenza generale sul fandom Lego e sulla storia della società.
Il documentario è realizzato e diretto in modo standard, senza elementi artistici, salvo la presenza di brevi inserti 'comici' realizzati in stop animation con una mini-figure Lego come narratore.
Tutto comincia con un umile carpentiere danese a metà del '900, una pressa per plastica, un impero commerciale nella forma della seconda società di giochi più potente al mondo (l'unica con un 'unico' prodotto).
Non è un film dedicato al lato oscuro del Lego, non ci sono storie di droga tra executives, bambini morti per aver ingoiato un mattoncino di troppo, ex-dipendenti abusati o cause penali... non so neppure se ci siano o siano successe cose del genere. Questo è un documentario positivo e allegro su quanto sia bello lavorare alla Lego e quanto sia bello il Lego.
L'unico momento triste è il racconto del quasi fallimento agli inizi del 2000 e di come la società si sia salvata grazie e abbia da allora abbracciato le idee scaturite dalle tante community sparse per il mondo.
Artisti che lavorano con il lego, i film e i videogiochi, i set basati su franchise, le varie BrickCon, Brick Fair, Brick qualcosa; progetti giganteschi per il Guiness dei record; film in stop motions su youtube, le costruzioni Lego per aiutare bambini con disabilità sociali o psicologiche, mattoncini Lego immortalati in ogni angolo del mondo compreso una navicella spaziale della Nasa.
La struttura narrativa cerca di offrire un po' di brio portando avanti più storie esemplari contemporaneamente, saltando da una all'altra... 'brio' non è certamente il risultato ottenuto.
Beyond the Brick è curioso e interessante anche per chi non sia mai stato un fan delle costruzioni, comunque abbiao tutti avuto per le mani almeno una volta un set di Lego o qualcosa con il marchio Lego sopra; non è un documentario memorabile o intelligente, offre un minimo di conoscenza generale sul fandom Lego e sulla storia della società.
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