Unforgiven (Yurusarezaru Mono): ho questo film dal 31 Marzo 2014, per un lungo periodo non ci sono stati i sottotitoli disponibili, ma in definitiva ci è voluto più di un anno perché riuscissi a guardarlo fino alla fine. Iniziato due/tre volte.
E' quello che sembra che sia: un remake giapponese del 2013 del capolavoro western di Clint Eastwood.
Eviterò di perdermi nei tanti casi di film western basati su film orientali, e viceversa.
Ken Watanabe al posto di Clint Eastwood, Lee Sang-il (coreano giapponese) al posto di Clint Eastwood regista.
Jun Kunimura nel ruolo di Richard Harris, Akira Emoto in quello di Freeman... tutti gli altri sono poco o meno noti.
Il film manca completamente il punto dell'originale, ed è incredibile. Unforgiven giapponese è una copia carbone dell'americano, scena per scena e dialogo per dialogo: le differenze sono minime ma sono esattamente quelle sufficienti a scagliare completamente i concetti e i temi della storia.
Watanabe è un Rurouni Kenshin al contrario.
Giappone, fine del 1800: Watanabe è il Kenshin dello shogunato, lo shogunato viene sconfitto e i suoi soldati costretti a scappare, compreso l'infame Jubei il Killer.
Sono serio, è esattamente il background di Kenshin ma applicato allo Shogun invece che al nuovo governo.
Watanabe/Jubei/Kenshin scappa in Hokkaido, si sposa, smette di bere, diventa amico degli Ainu e cerca di fare il coltivatore.
A questo punto il film si incanala sui binari di Unforgiven, è tutto uguale salvo che sia il Freeman giapponese a contattare Watanabe e non il giovane: il giovane si unirà dopo.... i giapponesi hanno voluto aggiungere una nota di colore locale utilizzando problemi razziali legati all'etnia ainu.
...vabbeh.
Succedono tutte le scene che sapete: puttana sfregiata, bounty, pioggia, Watanabe ammalato e maltrattato, Richard Harris giapponese picchiato e mandato via (no, questa è prima), anticipi sulla ricompensa, vengono uccisi allo stesso modo i due cowboy (le uniche variazioni sono per giustificare la presenza di spade accanto ai fucili/pistole), Freeman giapponese se la caga e va via, viene catturato, Watanabe beve, apocalisse.
Ecco, veniamo allo scontro finale.
Dopo aver scagliato completamente il background del personaggio, trasformato da criminale comune a soldato violento, il film giapponese trasforma lo scontro finale in una boiata al rallenty in mezzo alle fiamme, con un protagonista totalmente rimasto se stesso e assolutamente privo di influenze alcoliche, semplicemente incazzato.
Non parliamo poi dell'epilogo alla Blade Runner prima versione cinematografica con i voice over a spiegare cosa sia successo.
Ecco! La cosa più eccezionalmente scema di questo remake giapponese è che, alla fine, il film giapponese ha una quantità inutile di dialoghi in più. IN PIU'.
Un film giapponese con dialoghi inutili rispetto a una versione originale americana molto più silenziosa.
Stupidi giapponesi loquaci, sempre a rovinare i film con la loro eccessiva verbosità.
C'è pure lo scrittore... alla fine Watanabe è un anti-eroe, comunque un eroe che combatte per proteggere gli Ainu e le puttane.
Ve l'ho detto: non hanno capito il film, non hanno capito i personaggi. Hanno copiato benino dove hanno copiato, dove hanno inventato hanno mostrato stupidità.