Calvary: non tutti sanno che... calvario, inteso come una serie drammatica di sfighe che si concludono (spesso) con la morte, è un altro nome per il Golgota. Calvario è il posto della crocifissione e, per estensione, un brutto quarto d'ora.
Vale la pena notare questo particolare perché il film, oltre a presentare un calvario in senso corrente, si ambienta in un luogo particolarmente ristretto e definito, sede di tutte le sofferenze del protagonista.
Storia molto semplice: un giorno in confessione, uno dei parrocchiani di Padre James gli comunica l'intenzione di ucciderlo entro una settimana. Non per vendetta o peccati commessi da James, un buon prete secondo ogni definizione, ma per vendetta contro la Chiesa in generale: secondo il parrocchiano si fa più danno alla Chiesa uccidendo un buon prete che un cattivo prete. Questo il senso generale della premessa.
La settimana successiva è il tempo di svolgimento del film.
Il luogo del film ricorda molto la Craggy Island di Father Ted, un posto in culo a dio nella più desolata e vuota Irlanda: popolazione ridottissima composta da vari disadattati e persone intrappolate in quella realtà deprimente.
Il regista/sceneggiatore è tale John Michael McDonagh, questo è il suo secondo film (il primo è, stando alla wiki, il film di maggiore successo di sempre in Irlanda... lo vedrò a breve). E' un film eccellente.
Un film 'gigantesco'... ora: 'gigantesco' è una parola in codice tra me e la Convivente che descrive una particolare tipologia di film. Le caratteristiche di un film gigantesco sono le seguenti: deve piacere a me e non alla Convivente, deve essere una tragedia (un marone), ovvero quel genere di film che normalmente non dovrebbe piacere neppure a me ma, per qualche motivo, tocca corde e/o solletica interessi e sensibilità che mi ricordano di non essere esclusivamente (quasi) dedicato alle esplosioni e alla badassery.
Per me, un film che ricorda impressionantemente Father Ted ma realistico, quindi senza le risate registrate e con tutta l'impossibile conseguente tragedia, è gigantesco perché spaventoso.
Inoltre siamo appena tornati da un breve soggiorno in una similmente abbandonata e mortalmente noiosa zona del Sud Tirolo/Alto Adige, dove siamo stati maltrattati dal tempo e dai crucchi, quindi mi sento molto vicino agli abitanti di Calvary.
Father James va in giro e visita più o meno a turno tutti i suoi parrocchiani, più volte nel corso del film portando avanti con ognuno conversazioni a segmenti, cerca di avere un impatto positivo nella loro vita, discute di fede e offre buon senso da genuina guida spirituarle mondana.
Protagonista è Brendan Gleeson, faccia notissima e attore squisito; altri attori riconoscibili sono Chris O'Dowd di The IT Crowd, Kelly Reilly degli Scherlock Holmes con Downey Jr, e altre facce europee meno famose.
Il finale non prova a sorprendere e, così facendo, compie perfettamente tutto il percorso (calvario) della storia.