The Blind Side: mi sembrava di averlo visto, invece no. Felice reduce di Draft Day, la Convivente si è messa a cercare altri film sportivi americani (già visti tutti... o così credevo) e, zap!, guarda cosa ci eravamo persi.
La Bullock vinse l'Oscar per questa interpretazione.
Il film è tratto dal libro omonimo di Michael Lewis: diversamente dal libro, però, il film racconta essenzialmente ed esclusivamente la storia di Michael Oher, lasciando quasi completamente da parte l'aspetto più tecnico su come sia cambiato il gioco offensivo nel football americano dagli anni '80 in poi.
Il libro è tecnico e spiega la tecnica offrendo una vicenda simbolica e singolare, il film si concentra sulla vicenda.
La teoria è la seguente: il griocatore più importante e più pagato in una squadra di football è il quarterback, il secondo giocatore più importante e più pagato è la sua guardia del corpo che gli protegge il blind side... essendo la maggioranza dei qb destri, il blind side è coperto dal left tackle.
La vita di Michael Oher, giocatore ancora in attività: teenager nero del Tennessee di origini poverissime e drammatiche, accolto in casa da una ricca famiglia bianca, repubblicana e cristiana. Oher è un giovane gigante, il film accentua questo fatto ma nella realtà non è certamente tra i più grossi, e la famiglia decide di coltivarne l'istruzione e l'evidente talento sportivo. Diventerà un all american e poi un professionista.
Molto del film è giocato sul contrasto evidente e critico tra l'aggressiva matriarca della famiglia, la Bullock, e il giovane nero, pacifico e taciturno. Due mondi divisi e diversi tra loro come potrebbero Beverly Hills e Harlem.
Il film è uno di quelli pesantemente incentrato e concentrato sulla performance del lead actor, in questo caso la Bullock, e vive/muore sul successo di quella performance... stravive in questo caso, la Bullock è magnifica nel ruolo della casalinga scazzata piena di buoni valori cristiani, membro della NRA che comanda a bacchetta figli e marito, abituata a ottenere quello che vuole, vagamente vulnerabile.
La Convivente osserva: le attrici che vincono gli oscar solitamente interpretano ruoli stra-drammatici di super perdenti imbruttite dalla vita e dal makeup, la Bullock ha vinto l'oscar con un ruolo (quasi) leggero e apparendo al meglio delle sue possibilità. E' un oscar che vale insomma, non il solito premio ipocrita.
E' pure un personaggio socialmente negativo, un personaggio che (in una delle migliori battute del film) può sorprendersi di aver adottato un figlio nero prima di aver mai conosciuto un democratico. I repubblicani controllano metà degli USA ma è difficile vederli rappresentati, specialmente al cinema, se non in modo negativo e parodistico: qui troviamo un repubblicano positivo, decisamente troppo positivo volendo fare la punta alla matita (è quasi una madonna).
Ecco_ The Blind Side, film di John Lee Hancock (dopo autore di Saving Mr Banks, prima autore di The Alamo e The Rooki.... carriera in crescita), è un film molto positivo dove la cattiveria è appena accennata e quasi mai vista. C'è qualche bullo a scuola ma nessuno si lascia infastidire, c'è un investigatore della NCAA che ha qualche dubbio sui motivi cristiani della famiglia, ma durano il tempo di un respiro, c'è qualche pericoloso teppista che sviene davanti al potere della NRA. E' un film senza villain, un film di sogno americano realizzato e di bei valori occidentali che trovano piena realizzazione nello sport, varoli di pietà e assistenza che trovano piena concretizzazione nello sport più violento al mondo (mainstream).
Tutto ciò detto... gran bel film 'sportivo', originale per offrire un raro quadretto positivo di una famiglia bianca del sud, eccezionalmente recitato, umano e sensibile, pieno di umorismo e, e non è un difetto, di buoni sentimenti.