The Monuments Men: il nuovo film prodotto, scritto, diretto e interpretato da George Clooney non è granché. Non è brutto, è gradevole ma non di più.
Clooney sta invecchiando, i suoi amici stanno invecchiando, e seguendo l'esempio altissimo di Clint Eastwood ha iniziato a farsi i film da sé, e seguendo l'esempio altissimo di Clint Eastwood ha anche cominciato a realizzare gli stessi film di gioventù dandogli un taglio attempato.
Questo è Oceans Eleven 20 anni dopo, non esattamente vecchi come gli Space Cowboys ma di certo non giovani.
Il film è circa basato su un libro circa omonimo, basato su una storia vera (più o meno): non è una storia ignota, è già stata trattata e accennata qua e là. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Hitler aveva deciso di mettere le mani su tutti i più fighi artefatti della storia umana: dall'Arca dell'Alleanza all'Ultima Cena, passando per qualsiasi cosa tra Parigi e Firenze.
Russi e Americani, con modi e finalità diverse, decidono di opporsi al Reich anche in questo.
Temi centrali del film: 1) Il valore di un'opera d'arte eterna contro il valore di una vita umana sacrificata per salvare un oggetto; 2) l'orrore del nazismo, culla di ignoranza e depravazione, follia etc etc: rubano le opere d'arte, quelle che non riescono a rubare preferiscono distruggerle.
La squadra di non soldati costretti sul campo di battaglia e a comportarsi come tali pur essendo vecchi e umani, è composta da: George Clooney, Matt Damon (vero protagonista del film), Bill Murray, John Goodman, Jean Dujardin, Bob Balaban e Hugh Bonneville (meno famoso degli altri, molto famoso in UK). L'unica donna presente in tutto il film è Cate Blanchett, personaggio stupido e tendenzialmente sulle stesse linee dei tedeschi: piuttosto che aiutare gli alleati a recuperare le opere d'arte, preferisce lasciarle ai tedeschi perché le distruggano.
La squadra passa gran parte del film divisa inseguendo piste differenti a caccia dei tesori.
Ci sono scene marcate da quel caratteristico dry humor da film di Clooney, ma sono isolate all'interno di lunghi spostamenti privi d'interesse; il film non è mai completamente noioso, ma è troppo blando e scarico.