Wonder Woman: la quarta produzione animata direct-to-dvd realizzata dalla Warner sulle licenze DC Comics riprende i modi del cartoon americano dopo la felice parentesi orientale di Gotham Knight, adatta lo storyarc Gods and Mortals di Perez e Wein avvalendosi della sceneggiatura di Gail Simone, talento maggiore del mondo dei fumetti e attuale autrice proprio della regolare di Wonder Woman, ed è senza ombra di dubbio il miglior cartone animato non cinematografico che gli americani abbiano mai prodotto. Il primo merito va chiaramente all'impegno produttivo, forte del successo dei precedenti alla Warner hanno deciso di osare mettendo in piedi un cast and crew mai viste prima d'ora nel campo dell'home video: DC Comics ha fornito la sua autrice di punta, la produzione è stata affidata alle mani di Bruce Timm, la regia viene firmata internamente allo studio d'animazione da Lauren Montgomery; Keri Russel è Wonder Woman, Alfred Molina è Ares, Rosario Dawson è Artemis, Virginia Madsen è Hyppolita, Marg Helgenberg è Hera, Oliver Platt è Hades, David McCallum è Zeus ma, sopra ogni altro, l'uomo-eroe Nathan Fillion è Steve Trevor. Il film è PG-13, è inappropriato per i minori di 13 anni: in un mercato come quello USA è una scelta d'audacia sfrenata. La questione non è, come si potrebbe credere, la violenza: questo non è un Turok qualunque, i combattimenti sono violenti ma non c'e' quasi mai sangue e le scene più crude sono stilizzate in forma di silhouette: il motivo sono i dialoghi e i concetti. Aldilà del motivo della guerra e di Ares, il vero fulcro è la dinamica uomo-donna: ed è qui che il genio di Gail Simone e le interpretazioni dei doppiatori, specialmente quella di Fillion, colmano i vuoti e le carenze che troppo spesso queste produzioni tradiscono a ogni passo. Diana e Steve, Steve e qualunque donna, le Amazons tra loro relativamente agli uomini e a Steve in particolare: è un delirio di doppi sensi a sfondo sessuale, non arriviamo al livello di 007 a Natale, ma frequentemente quasi. Ironia scintillante da sit-com, battute memorabili che sarebbe un peccato sciupare qui: fate solo caso ad Artemis e alla sua spada fuori dimensioni, Simone scherza su tutto a partire dall'invidia del pene fino alle meraviglie del Lazzo della Verità. Non è necessario conoscere il personaggio o il fumetto per apprezzare tanta eccellenza, Wonder Woman trasforma un calcio nella palle, più di uno a dire il vero, in un'esplosione di scaltro divertimento.