Robin: contando anche le prime miniserie Tim Drake è Robin in assolo dal 1991, la regolare iniziata nel 1993 passando per Zero Hour e One Million si è conclusa questa settimana al numero 183. Nel corso della sua fine vita la serie è stata guidata da Nicieza, impegnatissimo nel creare una quantità di alleati e nemici specifici, determinare il ruolo e il carattere del personaggio in vista dell'imminente dipartita di Batman: il risultato ha mostrato due facce, da una parte l'ultimo Robin è un personaggio sostanzialmente antipatico, una scelta (forse) editoriale per giustificare quelle che potrebbero essere le sue mire sul mantello di Batman rispetto alla legittima ascesa di Nightwing. Nell'ultimissima pagina dell'ultimo numero tuttavia Nicieza spreca un monologo interiore per sottolineare qualcosa di diverso e ragionamenti che andranno ad arricchire la complicata tela della battaglia a venire. A differenza di Nightwing, la serie di Robin è stata in declino per tutto l'ultimo anno: non particolarmente danneggiata da One Year Later ha semplicemente sofferto per la mancanza di idee dei suoi autori e per l'oggettiva difficoltà di descrivere un personaggio troppo presente nei Titans. Azzardo una previsione: Batman è il nuovo Nightwing, Damian il nuovo Robin, Robin passa Red Robin. Vedremo.

Birds of Prey: la dipartita di questa serie era da tempo attesa, il ritorno di Oracle a Gotham è solo una scusa. L'uscita di scena di Simone e Scott ha semplicemente evidenziato quanto l'affiatato team creativo sia tra le migliori esclusive DC contemporanee, stanno dando ottima prova su Secret Six: Birds of Prey è stata sacrificata. Lasciamo quindi le eroine al loro destino, tutte più o meno destinate a passare a Gotham: è di pochi giorni l'annuncio che oltre a Oracle e Huntress anche Manhunter prenderà stanza nella città senza Batman, Dark Vengeance va tra i Titans, Black Canary ha la sua carriera indipendente. Zinda sembra sia l'unica a finire male. La serie viene chiusa con mezzucci e cazzate, il finale apre le premesse per la prossima mini dedicata a Barbara Gordon, il resto è stato un riempitivo. La regolare iniziò nel 1999, 127 numeri.

Batman and the Outsiders: la serie non chiude, come già in passato, cambia nome per l'abbandono forzato di Batman e prosegue per conto proprio; la trasformazione viene scandita da un albo speciale disegnato da Adam Kubert: Batman è andato ma pare abbia lasciato una quantità di registrazioni per tutti e per ogni occasione, Alfred viene incaricato di riorganizzare il gruppo, implicitamente si capisce che diventi anche il leader strategico. La squadra ora è formata da Geo-Force, Katana e Metamorpho; torna Black Lightning insieme a Halo, entra finalmente nel giro che conta il nuovo Creeper, c'e' anche spazio per una mezza new-entry: il nuovo Owlman. Le premesse sono ottime, che fine ha fatto Batgirl? Vedremo.

Tangent - Superman Reign:  in piena frenesia da rinnovate Terre Multiple la DC Comics lanciò una miniserie in 12 albi dedicata ai vecchi eroi dell'imprint Tangent; la storia non è mai decollata ed è stata maltrattata a livello di continuity. Jurgens ci ha provato ma il progetto era fallimentare in partenza. Lo dico con affetto sia verso l'autore sia verso le creature, amai i personaggi Tangent, mi è piaciuto rivederli; Jurgens butta nella mischia anche un super Batman di quelli proprio incazzosi, ed è sempre una bella vista: non si può non apprezza l'ironia di uccidere il Tangent Batman, tuttavia dispiace che non si sia trovato modo di inserire Tangent Wonder Woman.