Manhunter: il numero 38 della serie conclude anche il secondo e ultimo tentativo di mantenere in vita una delle più innovative e intelligenti serie DC degli ultimi anni. Kate Spencer, l'ottava Manhunter, avrebbe già dovuto chiudere la propria vita editoriale all'altezza della venticinquesima uscita: la DC, pressata dai fan, estese il tutto a un ultimo ciclo di cinque episodi fortemente connesso agli eventi di Infinite Crisis; se ricordate quel periodo fu fortunatissimo per l'editore, per mesi quasi alla pari delle vendite Marvel: c'era ottimismo e Manhunter tornò regolare dopo pochissimi mesi. Adesso DC è in uno dei peggiori momenti della sua storia recente, per vendite e gestione, e non è certo bastata l'introduzione del personaggio nel roster delle Birds of Prey (altra serie prossima alla chiusura) per salvarne la pubblicazione. L'ottimo Andreyko ha ben pensato di dare alla serie una chiusura non chiusura che si allontanasse, come del resto tutto il suo lavoro, dalle ripetute banalità del mercato: gli ultimi due albi sono ambientati un impreciso numero di anni dopo i precedenti, fondati su una continuity propria che verrà inevitabilmente smentita (senza importanza); non potendo dare chiusura alle storie di Kate Spencer, personaggio probabilmente giù programmato per un recupero nel prossimo futuro, l'autore la sposta fuori dai piedi del pesantissimo momento editoriale DC e le dona un finale felice perfettamente in linea con l'imponente lavoro di integrazione generazionale effettuato sulla sua creazione. Il legal-superhero di Andreyko ha a lungo lavorato per realizzare la propria family di parentele importanti, offrendo continuità con i precedenti Manhunter e garantendo la legacy amatissima dai vertici e dal fandom DC: il giusto finale è propriamente quello di garantire il futuro e il proseguimento della tradizione. Un vero peccato.

New Krypton: dieci albi sparpagliati tra Action Comics, Superman e Supergirl, più due speciali (ovvero la stessa formula utilizzata per Holy War e Thy Kingdom Come), per raccontare la ''fine'' di Kandor e la nascita del nuovo pianeta Krypton. La storia finisce esattamente con un nuovo pianeta Krypton in orbita opposta alla Terra intorno al sole, un pianeta dominato dalla pazza Alura e dal solito trio Zod, tendenzialmente quindi un pianeta di very bad supermen. New Krypton è stata per larga parte una delle migliori storyline recenti di Superman, si è sfortunatamente conclusa con un penoso anticlimax: il problema principale è stato il modo in cui, le storie separate di Action e Superman si siano andate a integrare e incrociare con quella di New Krypton, venendone poi soppiantate e dimenticate. Molte pagine, e tutti gli speciali, di New Krypton sono dedicati a cose che sono poi andate completamente perse nel corso della narrazione, sicuramente saranno riprese ma l'effetto è stato sgradevole: Luthor e Lane, Atlas, Guardian. Moltissimi spunti caduti in pausa per colpa del crossover: alla fine di New Krypton in effetti non è finito niente di ciò che realmente aveva attirato e catturato l'attenzione dei lettori, a finire è stata solo la questione Kandor.