Secret Invasion: mi faccio i complimenti da solo per aver contenuto negli ultimi mesi la mia jeekitudine e aver riabbracciato alcuni ottime produzioni (quasi)slipstream Marvel affiancandole senza colpo ferire a tutti i crossover succedutisi senza soluzioni di continuità. Civli War, World War Hulk, Secret Invasion. Adesso basta però, mi sono veramente rotto le palle: Dark Reign mi sta addosso ancora prima di cominciare. Non voglio parlare di questo però, ma di quanto triste sia stato Secret Invasion: invece di abbruttirvi con i miei commenti di parte vorrei linkare l'apprezzato articolo apparso su IO9. In sintesi: l'hanno montata per anni, infilando quei cazzoni di Skrull ovunque, fingendo di uccidere una ventina di personaggi fondamentali e minare motivazioni e credenze di qualsiasi avvenimento successo negli ultimi 3-4 anni. Invece niente: hanno ammazzato Wasp. Sai che roba: il vendicatore più disprezzato di sempre. I cambiamenti più interessanti sono la caduta in disgrazia di Tony Stark, la ''chiusura'' dello Shield (ma con Nick Fury in giro c'e' poco da crederci), e basta. Norman e gli Anti-Illuminati sono una presa per il culo bella e buona. Profonda delusione, specialmente per la serie in sé assai poco ispirata e priva di eventi.

Thor - ''Ancient Asgard Trilogy'': negli ultimi mesi sono usciti 3 imperdibili one-shot tra loro collegati e parzialmente consecutivi scritti da Matt Fraction, l'autore esclusivo Marvel più interessante a mio avviso, dedicato a Thor in versione totalmente divina e mitica. Thor prima del fumetto Marvel quindi, un Thor impegnato a vivere i miti nordici interamente e da protagonista: non proprio un'idea mai vista prima ma difficilmente così ben realizzata. Mi pare d'aver visto un possibile quarto albo in uscita tra un pò ma credo non sia, questo sì, direttamente connesso. Per completezza i tre albi sono: Ages of Thunder, Reign of Blood, Man of War. La regolare di Thor è ottima ma vessata da lentezza e aperiodicità, se avete fame di Dio del Tuono questi sono prelibati.

Salem - Queen of Thorns: era da un pò che non parlavamo di Boom! Studios, editore non più nuovo che fu di grandissimo interesse ma spentosi lentamente nell'ultimo anno a causa di produzioni decisamente sottotono, poco interessanti e spesso disegnate in modo improponibile. Salem non inverte questa tendenza ma offre qualche motivo di valore: scritta da Chris Morgan, ennesimo sceneggiatore cinematografico passato ai fumetti (tra i suoi lavori degni di nota: Wanted, Fast and Furious Tokyo Drift... un genio), e disegnata da Un Tale racconta di uno pseudo Solomon Kane impegnato a combattere una super strega diabolica affamata di sacre reliquie cattoliche. La storia si perde in corso d'opera, i personaggi sparicoscono e ricompaiono senza logica, il finale è scemo. No, ripensandoci: Salem conferma il pessimo periodo di Boom!

The Man with No Name: chi invece se la passa molto bene nel settore ''cade editrici indipendenti'' sono quelli di Dynamite continuamente alle prese con nuovi progetti e sistematicamente benedetti da consenso di pubblico e interesse da parte di autori più o meno noti devoti a mostrare la propria abilità al di fuori del claustrofobico mondo di DC-Marvel. Questa volta tocca a Gage far perdere le sue tracce e prestarsi a scrivere il primo story-arc, sei episodi, dell'ultima serie western varata dall'editore (con una già annunciata per il prossimo futuro): per chi non lo sapesse l'Uomo Senza Nome altri non è che il personaggio interpretato da Clint Eastwood nella trilogia di Leone. La serie vanta licenza ufficiale e riprende la storia da poco dopo la fine de Il Buono, il Brutto e il Cattivo. Massimo Entusiasmo. La storia non è male anche se Gage non risulta troppo adatto a questo tipo di narrazione, copertine molto gradevoli di Isanove lanciatissimo sul genere dopo Dark Tower, disegni intermittenti che ronivano un poco la rappresentazione. Il prossimo giro di walzer tocca a Lieberman, poi a Dixon.